L’Ucraina ha completato il questionario per lo status di candidato all’Ue

Secondo la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen gli Stati membri dell’Ue dovrebbero consegnare velocemente armi a Kiev

È il 53esimo giorno di guerra in Ucraina. Il Governo ucraino ha completato il questionario per ottenere lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue. Lo ha dichiarato Igor Zhovkva, numero due dell’ufficio di presidenza. «Ora ci aspettiamo una raccomandazione positiva da parte della Commissione, e poi la palla passerà agli Stati membri. A giugno si terrà una riunione del Consiglio europeo, dove ci aspettiamo che l’Ucraina ottenga lo status di candidato» ha affermato il vice capo di gabinetto del presidente ucraino. In merito ai colloqui per l’adesione, Zhovkva ha invocato “una procedura accelerata. Non possiamo permetterci 10-15-20 anni di negoziati. La maggior parte degli Stati membri ci sostiene”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolge all’omologo francese Emmanuel Macron, che non ha utilizzato la parola “genocidio” per definire quanto compiuto dalle forze russe.

«Vorrei che Macron capisse che questa non è una guerra, ma un genocidio L’ho invitato a venire quando avrà occasione. Verrà, vedrà e sono sicuro che allora capirà» ha dichiarato Zelensky.

Il ministro degli Esteri ucraino Dymtro Kuleba, durante un’intervista a CBS News riportata dal Guardian, ha affermato che non ci sono state recenti comunicazioni diplomatiche tra Mosca e Kiev e che la situazione a Mariupol potrebbe portare a un blocco ai negoziati.

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha affermato che l’Ucraina “ha bisogno di ottenere ciò di cui ha necessità per difendersi”, quindi tutti gli Stati membri dell’Ue “dovrebbero consegnare rapidamente” armi a Kiev. Secondo la presidente “solo così il Paese potrà resistere nella sua dura lotta difensiva contro la Russia”.

I media israeliani riferiscono che l’ambasciatore israeliano in Russia Alex Ben Zvi è stato convocato al ministero degli esteri a Mosca. Stando a quanto riferito, la convocazione sarebbe legata alla condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e alla decisione del ministro degli esteri Yair Lapid di votare a favore della sospensione di Mosca dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

Al confine tra Polonia e Bielorussia si segnala una coda di camion lunga 80 chilometri, composta da mezzi russi e bielorussi che tentano di lasciare l’Unione Europea a causa della scadenza legata alle sanzioni dell’Ue, che scatterà a mezzanotte. Secondo la BBC, alcuni mezzi sono bloccati da 33 ore. L’Ue ha vietato ai camion provenienti da Russia e Bielorussia – a eccezione di quelli che trasportano medicinali, posta o prodotti petroliferi – l’ingresso o la permanenza nel blocco.

di: Francesca LASI

FOTO: PIXABAY

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