Zelensky: credo che Biden verrà a Kiev

Abramovich si sarebbe recato a Kiev per incontrare negoziatori. Mosca contro le attività della Nato nell’Artico: “aumentano il rischio di incidenti involontari”

La guerra non si ferma, neanche nel giorno di Pasqua, così come l’operazione di comunicazione del presidente Zelensky che oggi ha pubblicato sul suo profilo Facebook alcune foto emblematiche della distruzione portata dai bombardamenti russi.

«Gli occupanti saranno responsabili di tutto ciò che hanno fatto in Ucraina – commenta – Saranno responsabili di Bucha, Kramatorsk, Volnovakha, Okhtyrka. Per Gostomel e Borodyanka. Per Izyum, per Mariupol e tutte le altre città e comunità dell’Ucraina attaccate. Mai più».

Il presidente ha anche ribadito l’importanza del conflitto in corso nel Donbass; in un’intervista alla Cnn registrata qualche giorno fa Zelensky ribadisce che “non cederà quella parte di territorio perché farlo potrebbe condizionare il corso della guerra“.

Nel corso dello stesso intervento, Zelensky si è detto anche convinto che Biden visiterà Kiev, nonostante le smentite dei giorni scorsi. «Ovviamente la decisione è sua e dipende dalla situazione della sicurezza ma credo che, essendo il leader degli Stati Uniti, dovrebbe venire qui e vedere».

A questo auspicio Zelensky accosta un altro invito indirizzato a Emmanuel Macron che nei giorni scorsi ha rinnegato un’escalation verbale, ricusando il termine “genocidio“. «Riguardo a Emmanuel, gli ho parlato – spiega Zelensky – penso che voglia garantire che la Russia si impegni in un dialogo». Il presidente ha poi invitato l’omologo francese a Kiev per testimoniare con i suoi occhi gli orrori della guerra.

Fra lo sdegno e il dolore procede, anche se a rilento, anche la macchina dei negoziati.

Mentre l’appello per la pace di Draghi sembra essere caduto nel vuoto (leggi qui), parrebbe che l’oligarca Roman Abramovich abbia incontrato i membri della delegazione ucraina a Kiev. La notizia è stata riportata da Bloomberg ma smentita dal portavoce di Abramovich.

L’ambasciatore russo e presidente della Commissione alti funzionari al Consiglio artico Nikolay Korchunov ha espresso le preoccupazioni del Cremlino sul “recente aumento dell’attività della Nato nell’Artico“. Queste operazioni aumenterebbero infatti il rischio di “incidenti non intenzionali che, oltre ai rischi per la sicurezza, possono anche causare seri danni al fragile ecosistema artico“.

«Recentemente, un’altra esercitazione militare su larga scala dell’Alleanza si è svolta nel nord della Norvegia, cosa che, a nostro avviso, non contribuisce a garantire la sicurezza nella regione» ha aggiunto Korchunov.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ZELENSKY/FACEBOOK

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