La Farnesina ha ricevuto anche una delegazione di parlamentari ucraini. La Russia espelle 37 diplomatici europei
Mentre si attende un nuovo vertice Nato convocato da Biden (leggi qui), proseguono incessanti le relazioni bilaterali fra Italia e Ucraina: a testimonianza dell’impegno del nostro Paese per la pace, la Farnesina questa mattina ha ricevuto il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, accompagnato da una delegazione parlamentare ucraina. Al termine dell’incontro, il presidente della Camera Roberto Fico ha dichiarato: «Mariupol fisicamente nei suoi palazzi non esiste più e si continua a combattere. Io sono fermamente convinto del diritto alla difesa del popolo ucraino».
«Ancora una volta ci troviamo davanti a racconti dai quali emerge un quadro tragico. Continuiamo a dare il massimo per fermare le atrocità in Ucraina» ha dichiarato al termine dell’incontro il ministro degli Esteri Di Maio.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha consegnato a Matti Maasikas, capo della delegazione dell’Unione europea in Ucraina, il questionario compilato per ottenere lo status di Paese candidato per aderire all’Unione Europea.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, sostiene che i tentativi della Nato di allargarsi ai confini della Federazione russa non siano più “una figura retorica” e che Mosca dovrebbe prepararsi ad eventuali azioni aggressive. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti.
L’intelligence britannica ha informato il governo Johnson dell’inizio di una nuova fase in Ucraina segnata da una guerra “di logoramento che potrebbe durare diversi mesi“.
La città di Mariupol si rivolge a Papa Francesco: “madri, mogli e figli dei difensori di Mariupol“, infatti, avrebbero inviato in Vaticano, arrivata al cardinale Michael Czerny, chiedendo che il “Santo Padre dia evidenza di ciò che lui ha detto fin dall’inizio”, “quando ha parlato chiaramente della irrazionalità totale della guerra“. Lo riferisce Vatican News.
La Russia espelle 37 diplomatici europei, tra cui 15 olandesi e alcuni belgi, come misura di ritorsione per provvedimenti analoghi presi contro diplomatici russi.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
