Il Governo cinese ha avviato un giro di vite contro “atti illegali online”, tra cui l’eliminazione a pagamento di post e l’installazione di apparecchiature di intercettazione e sorveglianza
In Cina sono oltre 103mila i cittadini coinvolti in più di 62.000 casi di crimini connessi a Internet nel 2021. Il Governo ha infatti, avviato, un giro di vite sui reati online.
A rivelare i dati il Ministero della Pubblica Sicurezza. Secondo notizie dell’agenzia governativa, la Polizia ha arrestato 783 persone, sospettate di aver installato segretamente apparecchiature di intercettazione o sorveglianza, e oltre 2.000 per atti illegali e criminali come l’eliminazione a pagamento di post e la falsificazione di statistiche per le recensioni online.
Oltre 6,2 milioni di account di pubblicazione online a pagamento e oltre 1.200 siti web sono stati chiusi, in conformità con le leggi in vigore nel Paese e, stando a quanto comunicato dal Ministero, sono più di 1.700 le persone incriminate per aver copiato agli esami utilizzando Internet.
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY