Robert Kennedy Jr, affermazioni shock sul Covid: “le restrizioni sono come l’Olocausto”

E’ già corso ai ripari chiedendo scusa su Twitter

«Se ho ferito qualcuno sono molto, molto dispiaciuto». Queste sono state le scuse su Twitter che Robert Kennedy Junior ha rivolto ai famigliari delle vittime dell’Olocausto.

Ma facciamo un passo indietro. Che cosa è successo di così eclatante? Quasi all’indomani del Giorno della Memoria, il nipote di JFK, accanito no vax, è stato duramente criticato dalla comunità ebraica americana e non solo. Perché? Ad un raduno di no vax al Lincoln Memorial, gettò l’infelice pietra del paragone: «perfino nella Germania nazista potevi attraversare le Alpi ed entrare in Svizzera. Potevi nascondere in una soffitta come fece Anna Frank».

Le polemiche di fronte a queste affermazioni shock non sono certo mancate. Il celebre immunologo Peter Hotez controbatte su Twitter: «a giugno 200 mila americani non vaccinati hanno perso la vita vittime della disinformazione e dell’aggressione di estremisti che paragonano la situazione all’Olocausto», fino ad arrivare all’Auschwitz Memorial che ha parlato di «triste sintomo di decadenza morale e intellettuale».

Le scuse erano quasi d’obbligo, visto le polemiche scatenate. Il figlio di Robert Kennedy ha cercato di mettere le toppe alle sue dichiarazioni, affermando di aver usato “esempi di passate barbarie per dimostrare i pericoli delle nuove tecnologie di controllo“. Chissà se queste giustificazioni basteranno a placare le acque.

di: Maria Ester CANEPA

FOTO: ANSA/WILL OLIVER

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