“I nostri ragazzi stanno male”. L’allarme lanciato dal ministro Bianchi

Il titolare dell’Istruzione sottolinea come non solo la pandemia di Covid-19 ma anche l’individualismo e il populismo sono tra i responsabili della perdita del senso del tempo e dello spazio tra i giovani

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha tenuto un discorso alla presentazione dei progetti di Altagamma “I talenti del fare” sottolineando il malessere vissuto dalla generazione dei giovani.

«I nostri ragazzi a scuola stanno male, bisogna ascoltarli – ha esordito il numero uno del Miur. – Stanno male perché hanno perso il senso del tempo e dello spazio. Tutto è a portata del telefonino e di risposte immediate».

«Il malessere dei giovani – ha spiegato – ha radici più lunghe che sono dentro le famiglie, la scuola, la società. Questa pandemia è più lunga, dura da 10 anni, è la pandemia dell’individualismo e del populismo, bisogna ricomporre la comunità che unisce i diritti delle persone e i doveri della solidarietà. I leader devono ridare il senso del tempo, della storia e dello spazio, ridare il senso di una radicazione che diventa identità e il senso di una capacità investimento che vuol dire la capacità di partire dalla solidità della propria presenza per diventare riferimento per gli altri che sono incerti».

Ma non è solo la pandemia dell’individualismo a preoccupare: la pandemia di Covid-19 che imperversa ormai da due anni, infatti, ha aggravato una situazione già difficile. Uno studio condotto su 80 mila giovani e pubblicato su JAMA Pediatrics ha rilevato una grave diffusione di disturbi depressivi e ansia tra gli adolescenti. Un adolescente su quattro presenta sintomi clinici di depressione, mentre uno su cinque ha segni di disturbi d’ansia.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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