Onu: “nessuna prova su armi biologiche a Kiev”

La Russia ha chiesto la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per denunciare la presenza di armi chimiche in Ucraina. L’organizzazione smentisce

Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu richiesta dalla Russia per denunciare i presunti programmi relativi ad armi vietate da parte dell’Ucraina, le Nazioni Unite hanno affermato di non essere al corrente di un programma relativo alle armi chimiche nel paese.

«Le Nazioni Uniti non sono al corrente di nessun programma di armi biologiche» ha detto l’Alto commissario per il disarmo, Izumi Nakamitsu.

Si aggiunge anche la voce dell’ambasciatrice britannica all’Onu Barbara Woodward che ribadisce che “non c’è uno straccio di prova”. «Non siamo qui per sentire la propaganda russa» aggiunge Woodward.

L’ambasciatore russo Vasily Nebenzia sostiene, infatti, che le forze di Mosca erano in possesso di prove della presenza di armi chimiche in Ucraina. Nebenzya ha parlato di una rete di “almeno 30” laboratori di ricerca biologica volti a rafforzare diverse “malattie letali”. L’inviato di Mosca ha anche sostenuto che nei laboratori vengono condotti “esperimenti biologici molto pericolosi” in coordinamento con gli Stati Uniti. L’ambasciatore tuttavia non ha fornito alcuna prova a dimostrazione delle sue affermazioni.

La Russia, inoltre, nega l’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol.

«Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale le persone uccise in Ucraina vengono seppellite in fosse comuni» ha detto l’inviato ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya.

L’ Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha ricevuto rapporti credibili sull’uso di bombe a grappolo da parte delle forze russe anche nelle aree popolate dell’Ucraina. Lo afferma Rosemary DiCarlo, sottosegretaria generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici, citata dal Guardian

di: Francesca LASI

FOTO: PIXABAY

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