Colpito l’istituto di ricerca nucleare a Kharkiv

Il portavoce del pentagono dice che non ci sono indicazioni sull’attacco all’Ucraina da parte della Bielorussia. Alcune fonti del Pentagono affermano che le forze russe sono a 15 km dalla Capitale

Continua la guerra in Ucraina (leggi qui). Nuovi bombardamenti russi da nord-est sono in corso sulla città portuale ucraina di Mykolaiv sul mar Nero, a nord della Crimea. Lo afferma su Telegram il governatore regionale, Vitaly Kim.

Allarme per minaccia di attacco missilistico nelle città dell’Ucraina centrale Lubny, Mirhorod e Poltava. A diffonderlo il canale Telegram Ukraine Now, che avverte anche di un allarme aereo a Boryspil, vicino Kiev, e raccomanda agli abitanti di recarsi subito nei rifugi.

L’istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale, è stato colpito in un raid russo. L’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina – riporta il Kyiv Independent – ha annunciato che la struttura è stata colpita, danneggiando l’esterno e forse numerosi laboratori in tutto l’edificio. 

«Al momento non ci sono indicazioni che lo stiano facendo». Così il portavoce del Pentagono, John Kirby, risponde a chi gli chiede di un possibile attacco delle forze bielorusse in Ucraina, come aleggiato da Kiev.

Il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni aveva annunciato un possibile attacco alla Capitale da parte della Bielorussia intorno alle 21 ora locale (20 ora italiana) spiegando che “secondo i dati preliminari, le truppe bielorusse potrebbero essere coinvolte nell’invasione l’11 marzo alle 21”. Secondo Kiev l’invasione sarebbe la risposta di Minsk al presunto raid aereo partito dall’Ucraina e che, secondo l’Ucraina, sarebbe stato pianificato dalla Russia.

Alcune fonti del Pentagono citate dalla CNN affermano, però, che ci sono due diversi fronti dell’avanzata russa che si stanno avvicinando a Kiev. «Quello che si muove da Est ora si sta riposizionando intorno a Sumy a circa 15 chilometri dal centro della capitale, la stessa distanza in cui si trovavano ieri. Si è invece avvicinato di più a Kiev nelle ultime 24 ore» spiegano le fonti. L’avanzata che si muove da nord ed ora si trova “tra i 20 ed i 30 chilometri” dal centro della città.

Non è riuscita l’evacuazione da Mariupol. «Non è riuscita l’evacuazione di Mariupol. Domani proveremo di nuovo, davanti agli occhi di tutto il mondo, ci saranno media e sacerdoti». Lo ha detto la vicepremier e ministra per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati Irina Vereshchuk, in un video in cui ha fatto il punto sui risultati conseguiti oggi lungo i vari corridoi umanitari. «Da Izuym non è stato possibile evacuare e fornire gli aiuti a causa di un attacco dei russi alla colonna di autobus che stavano andando in città a prendere i civili. Anche per la regione di Kiev e nelle città di Mykolychyn e Andriivka gli autobus sono stati fermati dai posti di blocco russi, che hanno detto di non avere l’ordine di lasciarli passare, nonostante queste direttrici fossero confermate anche dalla Croce rossa» ha detto Vereshchuk.

Il ministero della Difesa bielorussa smentisce l’attacco e definisce “false” le notizie riportate dal ministro della Difesa ucraino sul presunto attacco missilistico su un villaggio bielorusso condotto dalla Russia sul territorio ucraino. «Il ministero della Difesa dichiara inequivocabilmente che le informazioni su un attacco missilistico a un villaggio bielorusso sono una vera sciocchezza» ha detto all’agenzia Belta Inna Gorbacheva, rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa di Minsk.

Fino ad ora nella regione di Kharkiv sono stati uccisi 201 civili, tra cui almeno 11 bambini. Lo riporta il Kyiv Independent citando fonti della polizia locale, secondo cui solo nelle ultime 24 si sono registrate 10 vittime (tre i bambini) tra i civili.

La situazione a Mariupol è “disperata, bisogna intervenire per evitare una tragedia inimmaginabile”. È la testimonianza di Stephen Cornish, capo di Medici Senza Frontiere in Svizzera e uno dei coordinatori dell’azione della Ong in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. «Centinaia di migliaia di persone sono letteralmente assediate: gli assedi sono una pratica medievale che è stata bandita dalle moderne leggi di guerra e per una buona ragione» A Mariupol manca il riscaldamento e si registra carenza di acqua e cibo e i bombardamenti sono incessanti.

Lo conferma anche la responsabile delle emergenze di Msf Kate White. «La situazione umanitaria a Mariupol rimane estremamente grave. L’estrema penuria dei servizi di base in città sta avendo un enorme impatto sulla salute fisica e mentale delle persone – afferma White che lancia l’allarme sulla diffusione di malattie infettive – la scarsa qualità dell’acqua può anche portare a una serie di altre malattie tra cui infezioni della pelle e scabbia. Inoltre, a Mariupol le persone devono vivere in condizioni di affollamento poiché si riparano da bombardamenti ed esplosioni e non sono in grado di seguire le misure igieniche di base. Ciò potrebbe portare a infezioni delle vie respiratorie e alla diffusione del Covid-19. Un approvvigionamento idrico scarso può anche causare focolai di malattie trasmissibili. Siamo particolarmente preoccupati per il colera. Mariupol ha vissuto un’epidemia di colera nel 2011, quindi sappiamo che il batterio che causa il colera è presente nella regione. Inoltre, l’Ucraina ha avuto una bassa copertura vaccinale, quindi anche il rischio di altre malattie prevenibili con il vaccino, tra cui il morbillo e la diffusione della poliomielite, è elevato».

L’ Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha ricevuto rapporti credibili sull’uso di bombe a grappolo da parte delle forze russe anche nelle aree popolate dell’Ucraina. Lo afferma Rosemary DiCarlo, sottosegretaria generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici, citata dal Guardian. Gli attacchi indiscriminati, compresi quelli che utilizzano bombe a grappolo, sono vietati dal diritto umanitario internazionale. Anche gli attacchi diretti contro civili, così come i bombardamenti aerei nelle città e nei villaggi, sono proibiti dal diritto internazionale e possono costituire crimini di guerra, si sottolinea. L’ Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha ricevuto rapporti credibili sull’uso di bombe a grappolo.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/US State Emergency Service of Ukraine

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