Draghi: “via quasi tutte le restrizioni”

Il Cdm ha approvato all’unanimità la road map per l’allentamento delle misure anti-Covid. Stop all’obbligo di Green Pass rafforzato per i lavoratori over 50 e al sistema “a colori” per le Regioni

Il premier Mario Draghi commenta in conferenza stampa l’allentamento delle misure restrittive attuate per contenere il contagio da Covid, approvate oggi all’unanimità dal Consiglio dei Ministri (leggi qui).

Il Consiglio dei ministri, infatti, ha approvato all’unanimità la road map per allentare le misure anti-Covid a partire dal primo aprile, dopo la fine dello stato di emergenza. Tra le altre cose è stato deciso che non sarà più obbligatorio il Green pass. Decade la quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati) così come il limite alle capienze nelle strutture.

Il presidente del Consiglio, nel confermare che lo stato di emergenza terminerà il 31 marzo, ha rivolto i suoi ringraziamenti al ministro della Salute Speranza e al Comitato Tecnico Scientifico. Un particolare ringraziamento al generale Figliuolo, la cui nomina è stata definita come una “svolta radicale”. Il Cts verrà sciolto con la fine dello stato di emergenza: l’operato verrà continuato con l’Iss e il Css.

«Devo ringraziare tantissime persone per il risultato ottenuto anche a nome del Governo, tra questi Locatelli e Brusaferro e tutti i membri del Cts, presenti e passati. Il Cts, se uno esamina la situazione che si è sviluppata, ha dato un supporto straordinario a decisioni difficilissime, anche un supporto psicologico sulla base della scienza e non delle sensazioni. È un aspetto essenziale per chi le decisioni doveva prenderle e per chi in Parlamento doveva votarle» ha detto Draghi.

Un ringraziamento, poi, ai cittadini italiani: «voglio ringraziare tutti gli italiani per l’altruismo e la pazienza che hanno dimostrato in questi due anni. Noi siamo stati percepiti come un popolo che manca di senso civico. Non è vero, gli italiani sono stati bravissimi durante questa pandemia. Sono state raggiunte punte di vaccinazione tra le più alte in Europa, di questo occorre andare fieri».

«Il Green Pass è stato un grande successo perché ci ha permesso di far ripartire l’economia. Grazie ai vaccini sono stati evitati quasi 80mila decessi in più nel solo 2021. Le decisioni sono state prese sulla base della scienza e la pandemia è stata superata sulla base dei vaccini. Oggi abbiamo fatto passi fondamentali verso la riapertura ma osserviamo la situazione e siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla curva pandemica».

Prende poi la parola il ministro Speranza che riassume le misure adottate oggi. È stato superato il sistema “a colori” delle Regioni, così come le quarantene per contatto: resterà in isolamento solo chi è positivo al virus. Nelle scuole, dal 1 aprile, starà a casa solo chi risulta positivo, gli altri alunni potranno continuare a seguire le lezioni in classe.

Stop al Green Pass rafforzato per i lavoratori over 50. «Le persone sotto i 50 anni dovranno avere solo il Green Pass base e non sarà più attuata la sospensione dal lavoro» afferma il ministro. La sospensione dal lavoro resterà solo per il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e delle Rsa, per i quali resterà l’obbligo della certificazione rafforzata fino al 31 dicembre.

Le mascherine, che non sono più obbligatorie all’aperto dal 10 febbraio, resteranno obbligatorie solo in alcuni luoghi considerati a rischio.

Il Green Pass verrà dismesso in due fasi: il Green Pass base resterà obbligatorio sui bus, per i concorsi pubblici, per i colloqui con i detenuti, per il pubblico di manifestazioni sportive e culturali all’aperto fino al 30 aprile.

Al premier sono state rivolte domande anche sulla guerra in Ucraina: Draghi ha ribadito che “Putin non vuole la pace” e che domani il Cdm si riunirà per discutere gli effetti economici del conflitto. Il premier ha poi affermato che entro due o 3 mesi ci sarà un incontro a Washington con il presidente degli Stati Uniti Biden.

Il presidente del Consiglio ha poi affermato che nel Cdm di domani non è previsto lo scostamento di bilancio, ma ha confermato che è necessario porre un tetto al prezzo del gas. Ha poi affermato che l’Italia non è in recessione anche se vive un “rallentamento”. «Credo che i provvedimenti di domani saranno sufficienti» ha detto laconico Draghi.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA / Filippo Attili – Palazzo Chigi

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