Ucraina, Lavrov e Guterres a confronto

Lavrov: “l’invio di armi a Kiev blocca i negoziati”

«L’Onu è stata informata sulle finalità dell’operazione militare russa», ha spiegato il ministro degli Esteri russo Lavrov durante la conferenza stampa con il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, durante la quale ha specificato «l’operazione in Ucraina è stata lanciata per aiutare i civili». Lavrov ha aggiunto che l’invio delle armi all’Ucraina da parte dell’Occidente sta “rendendo più difficili” i negoziati frenandoli e che l’Onu sarebbe dovuta intervenire alla “violazione degli accordi di Kiev“.

«Sono venuto a Mosca come messaggero di pace. I miei obiettivi sono mirati alla riduzione della sofferenza e al salvataggio di vite. Ho avuto discussione aperta e trasparente con Lavrov ed esistono due posizioni diverse su ciò che sta accadendo in Ucraina: secondo la Russia è un’operazione militare speciale che ha l’obiettivo annunciato mentre secondo l’Onu un’invasione dell’ucraina è una minaccia all’integrità territoriale ed è contraria alla carta dell’Onu. prima porremo fine a questa guerra e meglio sarà per il popolo ucraino per il popolo della federazione Russa e molti altri», ha dichiarato Guterres, specificando che l’Onu ha chiesto più volte un cessate il fuoco e la promozione di un dialogo diplomatico per risolvere la situazione.

«C’è necessità di un’indagine indipendente e c’è bisogno di corridoi umanitari – ha continuato Guterres – ho proposto di creare un gruppo che unisca Russia, Ucraina e Onu per cercare opportunità per creare corridoi umanitari sicuri e garantire che questi siano davvero efficaci e rispettati. Al tempo stesso riconosciamo di essere di fronte a una grande crisi: a Mariupol tante persone hanno necessità di essere evacuate. L’Onu è pronta a mobilitare tutte le sue risorse per salvare vite – e poi ha aggiunto: –  serve un lavoro coordinato per consentire le evacuazioni sicure nelle direzioni che sceglieranno».

Abbiamo bisogno di un mondo multilaterale ma tutti devono rispettare il diritto internazionale e la carta dell’Onu: gli Stati devono godere di piena uguaglianza“, ha ribadito Guterres.

Lavrov ha aggiunto che la risoluzione dell’Onu contro la Russia “non è stata approvata con il consenso pieno, molti Stati sono stati obbligati a votare, gli amici americani sanno ricattare… Decine di stati si sono rifiutati di sostenere questa risoluzione”. Infine ha dichiarato che i negoziati potranno riprendere se ci saranno “proposte interessanti”.

«Il diritto di veto resterà, è uno dei pilastri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite», ha detto Lavrov poi in risposta a una domanda, nel giorno in cui all’Assemblea generale dell’Onu si vota una risoluzione per l’abolizione del diritto di veto, di cui la Russia gode insieme agli altri quattro membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Stati Uniti, Cina, Francia e Regno Unito). 

Guterres ha ribattuto: “Il diritto di veto era stato introdotto per evitare pericoli” come i conflitti, ma “è anche vero che è passato tanto tempo e il diritto di veto è stato usato troppe volte”, anche per “questioni non vitali”, “sono assolutamente a favore di un uso moderato del diritto di veto, non mi faccio illusioni sulla possibilità di cambiarlo”. 

L’Onu indaga attualmente su 300 “omicidi illegali” commessi in Ucraina e ritiene che il numero effettivo di vittime civili sarà più alto di “migliaia” di unità rispetto alle 5.000 documentate finora.

Su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell ha chiesto che Mosca cessi le “azioni” contro gli impianti nucleari: «nel 1986 abbiamo visto a Chernobyl uno dei più orribili incidenti nucleari della storia. Oggi l’aggressione della Russia in Ucraina mette in pericolo la sicurezza nucleare. Chiediamo a Mosca di restituire il controllo della centrale di Zaporizhzhia e di astenersi da qualsiasi azione contro gli impianti nucleari».

A maggio si terranno lezioni online gratuite per studenti ucraini a cui si uniranno 30 premi Nobel. Lo ha reso noto il ministero dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina, citato da Ukrinform.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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