E il tonfo non può che risultare assordante quando a precipitare è l’uomo che sfoggiava con orgoglio l’altezzoso soprannome de “il Celeste”
Colui che volle consacrare il segno del proprio comando con la realizzazione di un grattacielo dotato di eliporto per i propri uffici. L’ex-intoccabile Roberto Formigoni, già dominus della Regione Lombardia per quasi 20 anni, ex-aspirante leader del centrodestra in immaginifici scenari di successione a Silvio Berlusconi, nel varcare le soglie del carcere di Bollate dopo la conferma della condanna per corruzione ha scritto suo malgrado una pagina della storia italiana, che quasi mai ha visto una così degradante conclusione delle parabole più elevate di potere.
Approfondisci: Il Fatto Quotidiano