Sri Lanka, sale a 359 il bilancio delle vittime

Il piano segnalato già da gennaio. Gli americani ipotizzano la mano dell’Isis. Hotel e chiese: uno «schema» abituale

Il massacro di Pasqua nello Sri Lanka ha una doppia lettura. Per la polizia ha agito un gruppo locale, il National Thowheed Jama’ath, sostenuto da una rete internazionale. Un’azione forse ispirata dall’Isis, come suggerisce l’intelligence americana. Aspetti da definire mentre il bilancio è salito a 311 vittime. È possibile che una gang di estremisti islamici, nota per distruggere statue buddiste, sia passata, senza una tappa intermedia, ad uno tra gli attentati più gravi di quest’epoca? Non è facile dare risposte anche per l’atteggiamento delle autorità, in guerra tra loro, e colpevoli di aver sottovalutato segnalazioni precise.

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