«Papà teneva mamma per il collo, la stava per strozzare».
Allora, ho avuto paura, ho preso il coltello dalla tasca del pigiama e gliel’ho puntato sotto il mento. Gli ho detto: fermati lasciala stare, basta papà. Ma lui si è mosso e la lama si è infilzata sotto l’orecchio destro». Deborah è sconvolta mentre ricostruisce quegli ultimi attimi di vita del padre, Lorenzo Sciacquatori, 41 anni. Solo quando nella caserma dei carabinieri di Monterotondo arriva anche il pm Filippo Guerra, viene a sapere che il padre è morto in ospedale. «Sono un mostro, che ho fatto, mi assumo ogni responsabilità», si asciuga le lacrime. Gli inquirenti dopo due giorni dal fattaccio, però, hanno pochi dubbi sulla dinamica: la liceale di 19 anni non ha commesso un omicidio. Al massimo ha agito per eccesso colposo di legittima difesa e le revocano i domiciliari: libera.
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