MACRON COCCOLA CONTE. L’ARMA MIGRANTI

Cosa c’entra il tema #immigrazione con il mio perimetro intellettuale, non trattandosi né di #politica, né, tantomeno di #economia?
C’entra, eccome.
Poiché oggi, come mai prima d’ora, questo fenomeno che è sociologico, antropologico e, potremmo dire anche PATOLOGICO, è diventato una questione politica e di #business.
E, se non a caso, mi avete battezzato negli anni “Signor Business”, non posso esimermi dal parlarne.
Ma cosa sono oggi questi #migranti? Sono diventati oltre che materia politica ed economica, anche qualcosa che trascende tutto ciò.
Sono diventati un #ARMA.
Se i benpensanti brindavano alla fine della #schiavitù e della mercificazione dei #neri (gli omologhi dei sostenitori del leader canadese #Trudeau, che oggi si deve scusare perché da ragazzo tinse il suo bel faccino col lucido da scarpe, per mascherarsi da “watusso” ad una festa: ma cosa czzo ti scusi! Si capisce che era un gioco!), oggi devono ricredersi, perché, corsi e ricorsi, tutto ritorna. Io continuo volentieri a prendermi delle botte di #razzista, fintanto che essere razzisti vuol dire sostenere la tesi per la quale è SCHIFOSO che dei poveri diavoli vengano esportati come prodotti col codice a barre, trattenuti per chissà quanto in #carceri fatiscenti, privati di ogni dignità umana, #torturati, poi trasportati attraverso il deserto per giorni, e ancora stipati su barcacce, posti alla mercé del mare, prelevati come tonni dalle cosiddette organizzazioni #umanitarie, che di umanitario hanno solo il “rio”, inteso come fiume di #soldi che scorre nelle loro casse, poi vengano lasciati seccare al sole (quando va bene, se no è burrasca), sbalzati dalle onde ancora per giorni. Uomini e soprattutto donne e #bambini, che nel pacchetto devono esserci sempre, che arrivano #clandestinamente, alimentando la pancia della #criminalità organizzata, che arrivano a spendere oltre duemila euro per questa crociera, che per alcuni è una crociata. Perché in mezzo a tanti disgraziati fuggiaschi si nascondono #terroristi e criminali. E quelli che non partono criminali lo diventano, è un’equazione, fondata su sofferenze, stress psicologico oltre ogni limite di sopportazione mentale e condizioni di emarginazione e povertà nel luogo in cui approdano: l’Italia. Nelle ultime due settimane, solo tra #Torino e #Milano si sono verificati 4 casi clamorosi di violenze, tentati omicidi e atti terroristici da parte di immigrati irregolari. Per non parlare di tutti gli altri “minori”. Militari accoltellati, donne prese a pugni, anziani spinti a terra. Chi non vive nelle grandi città industrializzate non lo può capire, chi non abita nelle province, nelle periferie, pontifica e aumenta la frustrazione e l’odio di chi vive quelle realtà. Ma i profughi servono: sono tanti, sono forti, sono disposti a tutto. Il neo-ministro dell’agricoltura Teresa #Bellanova (quella che è stata canzonata per il suo look, con grande scandalo dei ‘radical-chic’, gli stessi che non esitavano a dare delle trie e delle bcchnare alle donne della sfera berlusconiana), ha dichiarato su LA7 di essere stata chiamata da imprese che le hanno detto che senza migranti le produzioni nei campi marciscono. E te credo. E pure il caporalato marcirebbe, aggiungo io, e pure alcune mafie: mica possiamo permetterlo!
E i “#rider”, i nuovi pony express, chi li va a fare? Chi porta la pizza a zero virgola centesimi? Chi rivende in nero le “licenze”?
Tutte queste cose di cui sto parlando sono evidenziate da fatti di cronaca, indagini, inchieste, arresti, di cui scriviamo quotidianamente su Mercurio news, non sono mie elucubrazioni, come qualcuno vorrebbe farvi pensare.
Le procure sono piene di faldoni e di FATTI.
E anche il centro di accoglienza di #Lampedusa è pieno: più del doppio della sua capacità.
Se, da una parte, gli #sbarchi sono in un attimo aumentati del 75%, da quando si è insediato questo scempio di governo, per via delle maglie larghe imposte dalla sinistra sul sistema di accoglienza, dall’altra, con l’organico al potere in Italia, deciso a tavolino dalla falsa Europa, magicamente si è diventati disponibili a parlare di redistribuzione e revisione del trattato di #Dublino.
Ecco perché parlo dell’uso di queste persone come ARMI.
Armi puntate alla tempia dei governi nemici, e subito abbassate coi cagnolini di Roma. Macron è venuto da #Conte a fare la televendita dell’Europa amica. Gli ha insegnato come andare a pesca di immigrati e spartirsi la torta. Ma mentre parlavano, al confine di Ventimiglia la gendarmeria rispediva al mittente gli indesiderati, come si fa un reso con Amazon. E la francese mano destra stringeva quella del Conte (senza l’oste), mentre la sinistra teneva le dita incrociate.
Come dire: fai la cuccia, Giuseppi, che l’arma è sempre carica.

Matteo Valléro – Direttore Business24 e Mercurio news
Per la vignetta ringrazio l’amico Danilo Santini

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