Il Papa ha abolito il segreto pontificio sui casi di pedofilia
La decisione epocale di Francesco riguarda anche i casi di detenzione e la diffusione di immagini pornografiche che coinvolgono minori fino ai 18 anni di età. Il primo e più importante documento è un rescritto a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il quale comunica che Francesco il 4 dicembre scorso ha stabilito di emanare l’Istruzione ‘Sulla riservatezza delle cause’, abolendo il segreto pontificio su denunce, processi e decisioni riguardanti i delitti citati nel primo articolo del recente motu proprio “Vos estis lux mundi”. Ossia: i casi di violenza e di atti sessuali compiuti sotto minaccia o abuso di autorità; i casi di abuso sui minori e su persone vulnerabili; i casi di pedopornografia; i casi di mancata denuncia e copertura degli abusatori da parte dei vescovi e dei superiori generali degli istituti religiosi. L’esclusione del segreto pontificio sussiste, si legge, “anche quando tali delitti siano stati commessi in concorso con altri delitti”.
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