Governo: botte da orbi sul MES

Mes, Strappo Pd-M5S. Conte prende ancora tempo, l’Aula fa paura. Zingaretti: Non tergiversare. Ma Crimi chiude. E si moltiplicano i temi divisivi in maggioranza

Adesso lo strappo è alla luce del sole. Sul Mes, ma non solo. Tra i dossier ‘in stand by’ sulla scrivania di Giuseppe Conte ci sono il decreto Semplificazioni, la cui prima bozza non soddisfa gli alleati, e poi anche la proroga della Cig, i numeri impietosi dei risultati dei navigator, il nuovo provvedimento di luglio, il bonus baby sitter concesso anche ai nonni (“scelta incomprensibile” per Iv). Una calda estate, insomma. Sul Mes la partita è ormai entrata nel vivo. E’ Nicola Zingaretti ad avvertire il premier e i pentastellati. “Basta tergiversare – mette nero su bianco – No alla danza immobile delle parole. Oggi possiamo avere le risorse per fare quei grandi investimenti che ci permetteranno di migliorare la qualità di assistenza e cura”. Il segretario Pd elenca quindi “10 ragioni concrete per dire sì ai soldi europei senza condizionalità”: si va dalla ricerca alla digitalizzazione, dal rafforzamento alla medicina del territorio all’adeguamento degli ospedali, passando per un generale incremento degli investimenti.

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