La Finanza sequestra una villa e un bosco. Gli inquirenti stanno provando a recuperare i finanziamenti destinati a riqualificare il polo industriale di Termini Imerese, che sono scomparsi
Ancora un sequestro per l’imprenditore Roberto Ginatta, il patron di Blutec accusato di aver fatto sparire 16 milioni di finanziamenti pubblici destinati al rilancio dell’ex Fiat di Termini Imerese (Palermo). Il giudice delle indagini preliminari di Torino ha disposto il sequestro, così come chiesto dalla procura, di una villa a Fiano (Torino) che vale tre milioni di euro. Sequestrato anche il parco circostante, che si sviluppa per quasi cinque ettari. Secondo la ricostruzione degli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, anche questa villa, intestata a una società, farebbe parte del patrimonio del manager indagato per malversazione e autoriclaggio. Nel giugno 2020 era scattato l’arresto per Ginatta, che è stato però annullato dalla Cassazione. A dicembre, i finanzieri gli hanno sequestrato una villa al Sestriere, del valore di un milione di euro. Adesso, il nuovo provvedimento.
Approfondisci: La Repubblica