Gelmini alle Regioni: “Proroga di 30 giorni del divieto di mobilità”. Verso la conferma delle visite ai parenti al massimo in 2 con minori
“Non possiamo pretendere di chiamarvi a ratificare decisioni già prese, ma possiamo e vogliamo chiedervi di partecipare ad un processo decisionale che certo dovrà essere tempestivo, snello, ma che non potrà calare sulle vostre teste”. E’ l’apertura del nuovo governo alle Regioni nelle parole della ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini, che al vertice serale insiste sull’unità.
E si partirà dalla proroga di 30 giorni del divieto di spostamento tra Regioni che scade il 25 febbraio, unico provvedimento in discussione nel Consiglio dei ministri di domattina, il primo sulla crisi pandemica del governo Draghi. La nuova ‘dead line’ dello stop alla mobilità anche tra zone gialle – sulla quale c’è il consenso dei governatori – sarebbe così il 27 marzo. La strategia complessiva del nuovo esecutivo sarà poi definita con il Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), che seguirà quello in scadenza il 5 marzo. Dopo la conference call del premier con i ministri, i governatori vengono informati e consultati, alla vigilia della riunione a Palazzo Chigi, nella videoconferenza con Gelmini e con il ministro della Salute Roberto Speranza. E presentano una loro piattaforma di proposte che sarà portata al governo, assicura la ministra. I presidenti di Regione chiedono di inserire nella cabina di regia politica – non quella del monitoraggio del contagio – anche i ministri economici (come nella call con Draghi), “al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese”.
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