Governo, Pd VS Lega

Alta tensione sul Green Pass. Draghi riapre la partita per la ripresa

È un momento molto delicato per la maggioranza del Governo che rischia di spaccarsi sotto il peso del Green Pass, reso valido fino a 12 mesi questo pomeriggio.

La tensione è elevata soprattutto tra Lega e Partito Democratico, dopo la decisione di ieri del partito di Matteo Salvini di votare a favore di tutti gli emendamenti che chiedevano di sopprimere l’articolo tre del decreto legge che di fatto introduce l’obbligo della certificazione verde.

In realtà la commissione Affari sociali della Camera ha comunque bocciato la proposta, che ha avuto il sostegno di Fratelli d’Italia oltre che della Lega, ma le scintille scoppiate per la presa di posizione di Salvini hanno acceso la miccia dell’ennesima polemica.

Immediata la reazione di Enrico Letta che ha evidenziato la lunga crepa nella maggioranza del Governo Draghi: «io stigmatizzo la scelta della Lega che con i voti di oggi in Commissione alla Camera contro il Green pass ha deciso, proprio nella giornata di oggi, di fare una scelta che la pone al di fuori della maggioranza – ha dichiarato il leader del Pd – chiedo un chiarimento ufficiale e politico su questo punto perché la Lega oggi, di fatto, si mette contro e fuori dalla maggioranza». La discussione è avvenuta nella giornata di ieri, mentre in tutta la Penisola i no Vax e i no Green Pass si erano dati appuntamento nelle piazze per manifestare e la scelta della Lega è sembrata una strizzatina d’occhio a queste persone, anche se il tutto si è poi concluso in un nulla di fatto (leggi qui).

Fonti della Lega hanno ribadito che il problema alla base è che, dei 900 emendamenti migliorativi presentati dal partito, ne verranno accolti forse solo un paio: «è Letta che vive fuori dal mondo! Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso – protestano. E Salvini rincara la dose: – se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile».

Questo pomeriggio, intanto, il Tar del Lazio ha respinto le istanze dei ricorrenti che chiedevano di sospendere tutti i provvedimenti adottati dal ministero dell’Istruzione per l’obbligatorietà del Green Pass per il personale scolastico.

Il Tar ha dichiarato che il diritto del personale scolastico a non vaccinarsi non ha valenza assoluta e non può essere inteso come intangibile. Pertanto per il personale scolastico l’automatica sospensione dal lavoro e dalla retribuzione e la mancata adibizione ad altre e diverse mansioni è «correttamente e razionalmente giustificabile alla luce della tipicità delle mansioni».

Oggi pomeriggio durante la conferenza stampa convocata per le 16, il premier Mario Draghi chiarirà la road map che porterà all’obbligatorietà della certificazione verde in più settori rispetto a quelli già previsti. Potrebbe essere esteso ai dipendenti della pubblica amministrazione e a quelli del settore privato, ma prima occorrerà trovare una quadra con Confindustria e sindacati.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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