Addio Sergio Lepri, ex direttore Ansa

Aveva 102 anni ed aveva diretto l’Agenzia dal 1962 al 1990. Fico: “ci lascia un’autentica colonna del mondo dell’informazione del nostro Paese”

È morto Sergio Lepri, giornalista e direttore dell’agenzia Ansa dal 1962 al 1990. Aveva compiuto 102 anni lo scorso 24 settembre. In occasione del suo centenario, nel 2020, Lepri aveva organizzato un forum sul giornalismo insieme ad altri due direttori Ansa, Giulio Anselmi, attualmente presidente dell’Agenzia, e Luigi Cuntu, direttore in carica.

Sono arrivate subito anche le condoglianze del presidente della Camera Roberto Fico, che ha ricordato Lepri come “un’autentica colonna del mondo dell’informazione del nostro Paese“.

«Il privilegio di un serio giornalismo è quello di non schierarsi. Io sono arrivato al giornalismo alla fine della guerra» ricordava in quell’occasione Lepri, che raccontava di aver scelto questa professione “per arricchire il patrimonio informativo di tutti“. Lepri credeva nel giornalismo come “strumento di conoscenza, di democrazia e libertà, come servizio“.

Nel corso della sua lunghissima carriera, il direttore si era battuto per assicurare attraverso la sua Agenzia un’informazione libera e indipendente. Ogni volta che doveva assumere un redattore, ricorda l’attuale direttore Ansa Contu, gli rivolgeva queste parole: «senta non le chiedo per chi vota, non me lo faccia capire da quello che scrive».

Pur mantenendosi saldo sui principi di un’informazione imparziale, Lepri non fu solo testimone e cronista ma anche uno dei principali innovatori nel settore delle news, con un occhio fisso sulle innovazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il modo di fare notizia. Grazie al giornalista nacque infatti il primo archivio digitale europeo delle notizie: «erano gli anni Settanta e quel milione di notizie si accumulavano come carta negli scaffali: ora tutto sta su un telefonino. Nel giro di qualche decennio è cambiato tutto».

Fra gli aneddoti che amava ricordare, c’era quello sui “missili iracheni che cadevano su Tel Aviv. Immagini che furono trasmesse in tutto il mondo e tutti pensammo alla guerra in diretta“. Poi, il giorno dopo, “capimmo che non erano missili ma erano solo razzi luminosi“. Un episodio che “fece capire che non bastava fidarsi delle immagini che a volte sono più bugiarde delle parole“.

Un altro episodio riportato alla memoria pubblica da Lepri, proprio in occasione del dibattito con Contu e Anselmi, riguarda una telefonata ricevuta da Pajetta che gli disse “si vergogni direttore, l’Ansa ha trasmesso una notizia falsa“. Si trattava del “primo manifesto all’università che diede vita alla sinistra extraparlamentare. Ma evidentemente lo stesso Pajetta lo ignorava. Sembrava incredibile anche a lui ma era vera“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: PIXABAY

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