Giorgetti: niente dimissioni ma si cambi rotta

Il capo del Mise fa un passo indietro ma ha chiesto un incontro con il premier insieme a Salvini

Il terremoto politico scatenato ieri da alcune dichiarazioni del ministro Giorgetti che aveva ventilato l’ipotesi delle dimissioni dal Mise (qui spiegato) sembra rientrato. La vicenda inizialmente sembrava minare la stabilità istituzionale appena conquistata con la rielezione del capo dello Stato (raccontata qui).

Oggi è arrivata una parziale smentita della crisi di Governo: a Palazzo Chigi si getta acqua sul fuoco e alcune fonti assicurano che la vicenda è frutto di “un’over interpretation” delle dichiarazioni del ministro che ha chiesto un cambio di passo ma non per questo farebbe un passo indietro.

«Il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi – aveva dichiarato ieri Giorgetti dopo un incontro con il leader del suo partito Matteo Salvini – per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese».

Il segretario del Carroccio e Giorgetti avrebbero dunque chiesto un incontro al premier Draghi: «se c’è qualche ministro che non ha voglia di lavorare o di non essere coerenti è giusto che ne parliamo ma da lunedì – ha dichiarato Salvini, sottolineando che – Mentiremmo se dicessimo che va tutto bene».

L’allarme sembra comunque parzialmente “rientrato e tutto il Governo conta su di lui“. Scongiura una frattura nella compagine dell’esecutivo anche il leader di maggioranza Letta che ha commentato la vicenda con toni pacati: «un rimpasto? Io sono sempre stato ostile alla fase 1, fase 2, tagliando: ogni volta che si inizia così finisce sempre male. Per quanto ci riguarda il governo va bene così».

Rinforza il messaggio pacificatore anche Speranza secondo cui “non è il momento di formule politiche che suonerebbero incomprensibili“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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