Sanremo, buona la prima

Esuberante Fiorello, i Maneskin incendiano il palco. Al primo posto Mahmood e Blanco. 54,7 lo share medio

La 72esima edizione del Festival di Sanremo è partita con il botto: 10,9 milioni di spettatori ed il 54,7% di share medio per una puntata all’insegna di nuove voci, grandi ritorni e tanta commozione, a partire da quella di Amadeus che, dopo aver parlato a una sala piena di palloncini l’anno scorso, ha ritrovato il pubblico. Secondo i dati Auditel, la prima parte della puntata è stata vista da 13.805.000 spettatori con il 54,5% di share, mentre la seconda parte da 6.412.000 spettatori con il 55,4% di share. La maggior parte degli ascoltatori sono molti giovani, laureati e geolocalizzati nel Meridione. Il picco c’è stato all’inizio della puntata, durante il Sanremo Start.

Amadeus, tornato nella doppia veste di direttore artistico sul palco, ha battuto ogni record degli ultimi anni: bisogna ritornare al 2005 per ritrovare un’edizione che possa competere con questi numeri.

Edizione partita sulla scia della commozione, come dicevamo. Le lacrime del conduttore non sono state le uniche viste nel corso della serata: molto commosso anche Gianni Morandi, che torna in gara dopo 22 anni, e Massimo Ranieri, emozionato come una new entry.

Infine, hanno toccato corde molto profonde i Maneskin: il gruppo rock che ha vinto la scorsa edizione e poi ha abbattuto qualunque muro generazionale e nazionale conquistando tutto ciò che era possibile conquistare nell’arco di 11 mesi, è tornato sul palco che li ha lanciati in Europa con due esibizioni. Se Zitti e buoni ha fatto ballare il pubblico in sala e a casa, Coraline ha bagnato gli occhi di tutti, a partire proprio dalla band: Damiano David, il frontman, dopo aver ricevuto il tributo del pubblico non ha potuto nascondere l’emozione e Amadeus lo ha applaudito e abbracciato.

Geniale Fiorello, che torna a far ridere il pubblico ritrovando tempi e battute con l’amico storico, “Ama”, e si annuncia come il “booster dell’intrattenimento“, sgridando il conduttore che lo ha “costretto” a partecipare sfruttando ogni espediente. «Io mi sento un po’ Mattarella, neanche lui voleva accettare, voleva fare The Voice senior». Dissacrante nel suo discorso, prende bonariamente in giro i No Vax parlando di chip e poteri forti, riesce a scherzare sulla pandemia senza mancare di rispetto a nessuno, e afferma: «l’anno prossimo il direttore artistico sarà il generale Figliuolo. Ovviamente i cantanti dovranno cantare divisi a fasce, prima gli over 80, poi gli over 70…». L’arrivo di Fiorello all’inizio dello spettacolo ha lanciato il programma, spingendo le persone ad ancorarsi al canale. Bisogna dire anche che i canali concorrenti non hanno inserito nel palinsesto grosse novità, preferendo riprodurre film già molto noti e non rappresentando di fatto un grosso ostacolo da superare.

Ad aprire la serata Achille Lauro, che ha portato in scena come sempre non solo una canzone ma un’intera piéce teatrale: a torso nudo, con un paio di pantaloni di pelle nera e accompagnato dall’Harlem Gosperl Choir, ha cantato la sua Domenica auto-benedicendosi alla fine del brano, versandosi in testa dell’acqua da un’acquasantiera.

A colpire il pubblico, come dimostrato dall’esplosione di tweet e commenti sui social, l’esibizione di Mahmood e Blanco che è stata infatti premiata anche dalla stampa con il primo posto a fine serata: la loro Brividi ha ricevuto il punteggio più alto. Il voto è stato così suddiviso: un terzo dei posti era destinato alla carta stampata, un terzo al web e un terzo alla radio. La classifica completa è la seguente:

1) Mahmood e Blanco
2) La Rappresentante di Lista
3) Dargen D’Amico
4) Gianni Morandi
5) Massimo Ranieri
6) Noemi
7) Michele Bravi
8) Rkomi
9) Achille Lauro
10) Giusy Ferreri
11) Yuman
12) Ana Mena

È arrivata ultima la cantante spagnola Ana Mena, 24enne, che ha debuttato al Festival con Duecentomila ore, la più giovane tra i concorrenti.

Un palcoscenico sul mare è stato destinato invece al sorprendente duo Orietta Berti e Fabio Rovazzi: lei vestita come una rosa con le spine, ma sottotono probabilmente a causa delle vicissitudini giudiziarie degli ultimi tempi, lui ironico come di consueto, hanno presentato Colapesce e Di Martino, ospiti speciali, che con la loro Musica leggerissima hanno fatto ballare tutto l’Ariston e si sono assicurati che anche chi aveva scordato il famoso ritornello tornasse a canticchiarlo per il prossimo semestre.

Tra gli ospiti si è distinto Matteo Berrettini: il tennista è apparso intimidito sul palco e al suo arrivo è seguita la carrambata con la famiglia nel pubblico.

Il successo di questa prima puntata di Sanremo deve moltissimo anche ai social, che hanno sdoganato la concezione di Festival alla Pippo Baudo e lo hanno reso un vero e proprio evento pubblico: gli spettatori non sono più figure astratte oltre lo schermo, interagiscono tra loro e con gli artisti, creano squadre su FantaSanremo e sfidano i loro preferiti a pronunciare determinate parole sul palco per far guadagnare punti (vedi il “Papalina” di Michele Bravi, ma anche il “FantaSanremo” di Gianni Morandi); un festival della canzone italiana che non è mai stato più italiano di adesso che ha aperto le frontiere schiodandosi dal passato.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI

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