La decisione presa dalle sezioni unite. Salvini esulta, insorgono i Radicali
Commercializzare i prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis light è un reato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione a sezioni unite presieduta da Domenico Carcano. Secondo i giudici, nello specifico, “la commercializzazione di cannabis sativa L. e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell’ambito di applicazione della legge 242 del 2016”.
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