Sea Watch forza il blocco

La sfida di Salvini all’Ue: sospeso il trattato di Schengen, barriere con la Slovenia. Lo scontro con l’Olanda prima di autorizzare lo sbarco. Possibile l’indagine

«Identificazione di polizia» senza inserire i nominativi degli stranieri nel sistema Schengen: è questa l’arma che Matteo Salvini intende utilizzare per ritorsione contro gli Stati che gli hanno rifiutato aiuto nella vicenda Sea Watch. L’effetto è fin troppo chiaro: l’Italia non sarà più il Paese di «primo ingresso» e dunque i migranti che arriveranno saranno poi liberi di andare altrove a chiedere asilo. Una decisione che in vista dell’estate — con l’arrivo di piccole imbarcazioni sulle spiagge e l’attraversamento della frontiera terrestre in Friuli Venezia Giulia — rischia di distribuire centinaia, forse addirittura migliaia di profughi in tutta Europa. E proprio questa minaccia viene utilizzata in queste ore per convincere Olanda e Germania ad accogliere le 42 persone che sono a bordo, o almeno una parte di essa.

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