La Libia libererà 6 mila migranti. “Le nostre carceri sono pericolose”

Dopo la strage nel centro di detenzione il governo di Sarraj manda un messaggio all’Ue. Salvini incontra Maetig: «Svolta preoccupante. Nel Paese ci sono oltre 700 mila stranieri

La notizia giunge mentre il vicepremier Matteo Salvini è impegnato nel bilaterale con Ahmed Maetig, numero due del Consiglio presidenziale di Tripoli. Il Governo di accordo nazionale (Gna) del premier Fayez al Sarraj «dopo il massacro di Tajura sta considerando il rilascio dai centri di detenzione di tutti i migranti», circa 6 mila stimati, «perché la loro sicurezza non può essere garantita». A dirlo è l’omologo libico di Salvini, il ministro dell’Interno Fathi Bashagha, il quale spiega che il Gna è tenuto a proteggere tutti i civili, ma il fatto che vengano «presi di mira i centri di accoglienza da aerei F16, e la mancanza di un’opportuna protezione per i migranti illegali» nei centri stessi, sono cose «al di fuori delle capacità dell’esecutivo».

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