Dagli anni ’70 la Famiglia Tarquinio crea innovazione e opportunità di vendita per i propri clienti, specialmente nel settore GDO food, e adesso cerca nuove frontiere di personalizzazione con Imoon e Makris
La Dottoressa Laura Tarquinio, e l’Ing. Riccardo Tarquinio sono i figli di Paolo, fondatore dell’omonima azienda, e portano avanti la tradizione introducendo nuove idee. Li ha incontrati per Business24 il nostro Direttore Matteo Valléro, durante la sua trasmissione Top Secret, andata in onda il 24 Luglio alle ore 20:30 su Sky – canale 821. Vediamo com’è andata l’intervista e qual’è il loro segreto del successo.
La storia inizia proprio col padre, Paolo Tarquinio, un uomo che si è fatto da sè: a 15 inizia a praticare il mestiere di elettricista, andando a scuola di sera per imparare il mestiere di elettro-tecnico, studiando di notte e lavorando di giorno. Dopo diversi anni di gavetta, spinto dalla voglia di creare qualcosa di proprio e forte dell’esperienza, fonda nel 1975 la Tarquinio srl, specializzata in impianti elettrici e tecnologici. Il primo lavoro gli viene affidato da un cliente della grande distribuzione, ambiente a cui rimarrà sempre legato. Si rende presto conto che manca qualcosa ai progetti illuminotecnici: manca la luce giusta, la scelta dell’illuminazione che risalti correttamente il prodotto esposto, così capì che si potevano ottimizzare i progetti illuminotecnici dei punti vendita con dei prodotti più performanti e diminuendo le installazioni si poteva risparmiare nell’acquisto e nella manutenzione.
Nel 1992 inizia a pensare a un prodotto specifico per illuminare il food e quindi diventa distributore di un’azienda tedesca e presto è leader del mercato italiano. In seguito iniziano a produrre loro dei prodotti che potevano soddisfare tutte le esigenze del mercato italiano: nasce così nel 2010 la Imoon, quando la tecnologia stava cambiando in direzione del led, e avevano bisogno di sviluppare velocemente corpi illuminanti e produrli cercando di dare un servizio a 360° al cliente.
La parola passa a Riccardo: con Imoon hanno cavalcato l’onda del cambio di tecnologia, ma sono rimasti sempre attenti alla qualità della luce, hanno fatto sì che una luce fosse prima di tutto emozionale e poi tutto il resto (carrozzeria, design, ecc). Loro si sono specializzati nel mondo food, in seguito anche retail, ma il food resta il loro punto forte, ogni singolo reparto e prodotto ha le sue giuste colorazioni. La scelta a monte parte da uno studio di rilievo e progettazione illuminotecnica che va dall’analisi tecnica fino all’energetica, per arrivare a cucire addosso al cliente una sorta di “abito sartoriale”.
Ci sono tante caratteristiche che il led deve avere: temperatura colore, indice di resa cromatica, fattore di abbagliamento. Ogni caso va valutato singolarmente, a seconda di quello che vuole comunicare con la luce il cliente. Si tratta di un servizio chiavi in mano!
A seconda della tecnologia che sostituiscono si può avere un risparmio dal 40 al 80%, quindi oltre al design c’è anche un discorso ambientale e di risparmio energetico.
Con un fatturato di 23,5 milioni di euro, Imoon riscontra il suo successo, che ogni anno è in crescita, una delle maggiori a livello nazionale!
Riprende banco Laura: recentemente hanno lanciato una nuova linea custom, Makris, per personalizzare ad hoc con il cliente ogni aspetto del progetto illuminotecnico, con soluzioni innovative. Con questo servizio sono riusciti a diversificarsi dalla concorrenza. Questi prodotti sono dotati di un sensore in grado di rilevare diversi valori e personalizzarli, oltre a sensori di presenza, una sorta di intelligenza artificiale, che riconosce volti e movimenti delle persone. Questi prodotti saranno disponibili anche online.
Riccardo precisa come Imoon faccia parte di un gruppo di aziende. Negli anni, infatti, la famiglia Tarquinio ha diversificato i propri interessi in vari settori, ma ogni azienda ha in comune i valori della famiglia, così anche i collaboratori vivono l’azienda come la loro, come in una grande famiglia.
Laura mette in risalto i punti di forza: la passione è uno dei principali, così come la tenacia, la lungimiranza – a partire dal padre – l’amore per le cose fatte bene: questi sono aspetti importanti, come la flessibilità e il servizio, per non parlare del made in Italy che con la concorrenza dei paesi asiatici diventa determinante. Non hanno mai ceduto a compromessi sulla qualità!
Un esempio della loro capacità di personalizzare è stato con un cliente di gdo, una catena con un nuovo brand, studiando un prodotto ad hoc per questa nuova linea e hanno avuto un grande successo, tant’è che stanno aprendo molti supermercati.
Imoon ha ottenuto un riconoscimento dal Corriere della Sera, una grossa soddisfazione di cui sono fieri, a proposito della crescita esponenziale avuta in poco tempo. Il merito è da condividere con tutto lo staff, così come per gli altri premi ricevuti come l’Ercole d’Oro, il Premio Mercurio, oltre a tutte le certificazioni che al giorno d’oggi sono neccessarie, aggiunge Riccardo.
Molto rilievo è dato dall’investimento nelle risorse umane: nella loro azienda non esistono contratti precari, sono tutti contratti a tempo indeterminato, hanno visto crescere tante persone e se il rapporto è di fiducia si vede il valore aggiunto che possono portare.
Alla fine è il momento per Laura di svelare il suo Top Secret: uno stile familiare e quindi attenzione alle esigenze di clienti e dipendenti, crederci sempre e divertirsi tanto!
Anche Riccardo ne ha uno: la passione e la capacità di appassionare, continuare a innovarsi e cercare nuove sfide!
Si conclude così una bella intervista a un’azienda in crescita, che potete rivedere integralmente: