I parenti dello studente di Bologna arrestato nei giorni scorsi al suo rientro al Cairo: “È stato interrogato per 30 ore, torturato. Lo picchiavano e gli chiedevano dei suoi legami con la famiglia di Giulio Regeni. Patrick non sa nulla”
Volevano conoscere “i suoi legami con l’Italia e con la famiglia di Giulio Regeni”, per questo è stato “picchiato e torturato per 30 ore”. A denunciarlo è la famiglia di Patrick George Zaki, il giovane studente egiziano – che studia all’università di Bologna – arrestato nei giorni scorsi al suo rientro al Cairo.
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