Per effetto del decreto Bonafede, ieri pomeriggio il primo padrino è stato già trasferito dai domiciliari in una struttura sanitaria penitenziaria: è Antonino Sacco, capomafia palermitano del clan di Brancaccio
Il primo boss è tornato in cella ieri pomeriggio: il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha trovato un posto in una struttura sanitaria carceraria al capomafia palermitano Antonino Sacco, 65 anni. E così, sulla base del nuovo decreto voluto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, sono stati revocati i domiciliari per motivi di salute a uno dei nomi di maggior rilievo nella lista dei 376 svelata da Repubblica il 5 maggio.
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