Le dimissioni di Becciu: “l’ombra lunga” dell’affaire di Londra

Prime ipotesi sulla decisione alla base dell’addio all’incarico di Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi

Dopo l’annuncio delle dimissioni del cardinale Angelo Becciu, originario di Pattada, dalla carica di Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, si aprono scenari non limpidi. Papa Francesco ha comunicato a Becciu la volontà di accettare le dimissioni ma sulla vicenda non sono arrivati commenti ufficiali dalla Chiesa sarda. L’idea che prevale è quella che mette di nuovo in luce la questione dell’inchiesta da parte della magistratura vaticana sull’acquisto di un palazzo in centro a Londra. L’operazione era stata avviata quando il cardinale 74enne era Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana. Un giro da milioni di euro per quella che il cardinale Pietro Parolin – il Segretario di Stato – aveva definito un affare “opaco” e Becciu, dal canto suo, aveva invece parlato di “investimento regolare e a norma di legge”, bollando come “infamanti” le accuse che facevano riferimento al presunto uso dell’Obolo di San Pietro per effettuare l’acquisto. Secondo la ricostruzione fatta dal settimanale “L’Espresso”, il “metodo” che ha caratterizzato la “gestione Becciu” non è andata giù a Papa Francesco, e la conclusione della vicenda, per non scatenare ulteriori conseguenze, sarebbe stata proprio la scelta del cardinale di dimettersi. Per lui resterà comunque il “titolo cardinalizio” svuotato comunque dei suoi contenuti. Nessuna possibilità invece di partecipare a un futuro Conclave.

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