Maltempo, ancora vittime in Liguria

Cirio: “In Piemonte danni per un miliardo”. Le due Regioni aspettano la dichiarazione dello stato di emergenza

Ancora vittime per il maltempo nel mare della Liguria. In tutto sale a nove il bilancio dei cadaveri recuperati dalle acque della zona di Imperia. E mentre i territori più colpiti dalle piogge si piangono le vittime, in attesa della dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del Governo per Liguria e Piemonte, è il momento di fare una prima stima dei danni. Questo l’obiettivo della missione a Roma del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che nella mattinata di martedì ha incontrato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per fare “il resoconto di un disastro ambientale che mette a dura prova il nostro Piemonte. E per pretendere interventi immediati e risorse economiche certe per la nostra gente”. La prima rendicontazione del governatore stima circa “un miliardo di euro” di danni, anche se le cifre non sono ancora definitive. Anzi, Cirio spiega che sono “in corso di implementazione”, viste le “opere di somma urgenza” e gli “interventi che io pretendo siano risolutivi”. I danni per 150 milioni riguardano infrastrutture e opere pubbliche, ma la cifra è destinata ad aumentare in maniera consistente dal momento che in circa metà dei Comuni è ancora in corso la valutazione. Poi ci sono quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura). La zona più colpita è il Cuneese, dove i paesi di Garessio e Limone Piemonte sono stati devastati dalla piena e le stazioni sciistiche distrutte: sono almeno 50 gli interventi urgenti, per un parziale di circa 64 milioni di euro, a cui andranno aggiunti sei interventi non ancora quantificati. Ma si parla di almeno 36 milioni nel Novarese, 20,6 milioni nel Verbano Cusio Ossola, 15,4 milioni nel Vercellese, 7 milioni nel Biellese. Tanto che, secondo l’Arpa, nelle aree più coinvolte i tempi di ritorno ad una situazione di normalità superano i 200 anni.

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