Rousseau: addio al M5S

Giuseppe Conte e Davide Casaleggio si accordano sui dati degli iscritti alla piattaforma ma il figlio del cofondatore lascia il Movimento di cui l’ex premier guiderà il “secondo tempo”

Il travagliato divorzio tra Movimento 5 Stelle e la piattaforma Rousseau diventa definitivo. Il movimento si dirige verso una nuova era di cui Davide Casaleggio, però, non farà parte. Con l’intervento del Garante della Privacy, Giuseppe Conte e Casaleggio sembrerebbero aver trovato un accordo sulla diatriba in merito ai circa 195 mila iscritti alla piattaforma. L’ex premier si impegna, dunque, ad onorare i debiti nei confronti dell’Associazione mentre questa formalizza la consegna dei dati.

«Il tempo dell’attesa e dei rinvii è finito, il Movimento 5 Stelle entra, forte delle sue radici, in una nuova storia» – ha annunciato Giuseppe Conte con un post su Facebook. – «Giugno segna l’inizio del nostro ‘secondo tempo’: siamo finalmente in possesso dei dati degli iscritti ed è stato raggiunto l’accordo con l’associazione Rousseau. Ci siamo rivolti al Garante della Privacy, ottenendo la consegna dei dati entro 5 giorni, per avviare il nuovo percorso su un’altra piattaforma telematica, che terrà vivo il filo diretto con i nostri attivisti. Dopo tanti anni di collaborazione era giusto che tutto si concludesse con un accordo. “I debiti non si discutono, si onorano”: avevo dato la mia parola, ho fatto seguire i fatti. Mi sono direttamente confrontato con Davide Casaleggio e abbiamo trovato una soluzione, che consentisse la partenza di questa nuova fase, mettendo fine alle varie pendenze e onorando i pagamenti. Le strade si dividono ma con pieno rispetto da parte nostra» – ha proseguito l’ex premier. – «Casaleggio è un nome che evocherà sempre la storia del Movimento e chi non rispetta la propria storia non rispetta se stesso. È stato un lungo confronto, ma sono contento di poter dire che ogni parola, ogni telefonata e discussione avuta in queste settimane è una pietra che poggiamo alla base del nuovo progetto politico. Ringrazio in particolare Vito Crimi, con cui abbiamo concordato un cronoprogramma e che in questo periodo non si è mai risparmiato. Nei prossimi giorni il progetto politico sarà rivelato e discusso: gli iscritti con il loro entusiasmo e con le loro decisioni saranno il motore principale che ci guiderà in questa avventura. Ci prendiamo solo qualche giorno per verificare i dati e predisporre tutte le attività preliminari alle operazioni di voto. Subito dopo presenteremo il nuovo Statuto e la Carta dei principi e dei valori: sarà aperta una fase per le osservazioni degli iscritti ed entro la fine di questo mese ci sarà la pronuncia con un voto online prima sullo Statuto e successivamente sul nuovo leader del M5S. Ci sono delle trincee che il Movimento non ha mai pensato di abbandonare: lotta alle disuguaglianze socio-economiche e alla precarietà; vicinanza ai bisogni dei giovani, delle famiglie e delle imprese; l’impegno per un futuro eco-sostenibile, per l’etica pubblica e per rafforzare la legalità contro tutte le mafie. Ne parleremo, ci confronteremo: ma questo sarà sempre il nostro terreno comune. È tempo di guardare avanti, adesso. È tempo di essere realisti ma anche di lavorare per “realizzare l’impossibile”: abbiamo un Paese e un futuro a cui dedicare le nostre più preziose energie» – ha concluso il nuovo capo politico del M5S.

I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti ma, secondo indiscrezioni, il Movimento dovrà a Rousseau 250 mila euro – sui 450 mila di debito -, da pagare in un periodo di tempo anch’esso non ancora noto. Una volta in possesso dei dati il M5S potrà convocare l’assemblea degli iscritti e nominare ufficialmente Giuseppe Conte capo del Movimento. A sostituire la piattaforma di Casaleggio sarà, probabilmente, quella fornita dalla società di Viterbo Isa srl. Come già preannunciato dalla stesso Conte durante la presentazione del nuovo Movimento, quella futura sarà una piattaforma tecnica, mentre lo stesso M5S potrebbe sviluppare una natura più partitica, con tanto di sede fisica a Roma, segreteria e scuola di formazione ad hoc. «Adesso più che mai dobbiamo fare squadra, coinvolgendo tutti. Con Giuseppe Conte possiamo rilanciare il MoVimento, ora dobbiamo sostenerlo e blindare la sua leadership. Uniti possiamo ancora fare tante cose utili per gli italiani» – ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 

Con l’annuncio dell’intesa, d’altro canto, arriva anche la disiscrizione dello stesso Davide Casaleggio. «Qualche giorno fa ho espresso con chiarezza quale fosse, a mio avviso, la via da percorrere per risolvere le criticità nel quale si è trovato il MoVimento 5 Stelle» – ha scritto in un post sul blog delle Stelle. – «Ho chiesto a tutti gli organi legittimati di indire un voto, mettendo a disposizione Rousseau, al fine di dare seguito alle decisioni degli iscritti nel pieno rispetto dello Statuto. Mi è stato indicato che si vuole percorrere un’altra via, come purtroppo accaduto troppe volte nell’ultimo anno sacrificando la democrazia partecipata con violazioni statutarie ripetute e mancato rispetto delle decisioni degli iscritti, quando consultati. In questi giorni il Garante della Privacy ha ulteriormente ridotto i tempi, infatti, impartendo un ordine sulla base di premesse che ritengo errate e non ha considerato la richiesta di estendere i termini della consegna dei dati, chiudendo di fatto la possibilità di percorrere questa via che avrebbe dato la legittimità statutaria necessaria al percorso» – ha proseguito. – «Ho sempre chiesto semplicemente che le cose si facessero senza scorciatoie e nel rispetto delle regole verso migliaia di attivisti ed eletti che ogni giorno con il loro lavoro hanno permesso il successo del MoVimento di questi anni. Lo stesso rispetto delle regole l’ho chiesto in tutti questi mesi per individuare un rappresentante legale legittimato attraverso un voto democratico, ma in questi giorni gli organi politici del MoVimento 5 Stelle ed il Garante della privacy hanno deciso, prendendosi ovviamente anche la piena responsabilità di tutte le conseguenze, di indicare chi fosse. Se si cerca legittimazione politica in un tribunale, vuol dire che la democrazia interna è fallita» – ha continuato Casaleggio. – «Abbiamo costruito un modello di cittadinanza attiva che oggi è considerato tra i migliori cinque al mondo e ne sono profondamente orgoglioso. Il percorso della partecipazione dal basso continuerà lungo la strada che abbiamo tracciato mantenendo l’integrità, la coerenza e la solidità morale che abbiamo sempre coltivato, nei mille modi in cui sarà possibile. Con dolore, al completamento del passaggio dei dati, mi disiscriverò dal MoVimento 5 Stelle come tanti hanno deciso di fare negli ultimi mesi. Questo non è più il MoVimento e sono certo non lo avrebbe più riconosciuto nemmeno mio padre» – ha dunque concluso annunciando il suo addio.

L’accordo segna la fine di lunghe settimane di attesa e tira e molla tra le due parti. Ora che le condizioni favorevoli sono diventate realtà si attende di scoprire se questa rigenerazione del Movimento grillino avverrà o se si rivelerà, al contrario, solo fumo ma poca sostanza.

di: Alessia MALCAUS

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