Sfonda la ringhiera di protezione e precipita sulla spiaggia. Unica vittima l’autista
Sono in miglioramento le condizioni dei feriti nell’incidente di Capri che ha coinvolto un minibus di linea. Dei 13 inizialmente trasferiti nell’ospedale del Mare di Napoli, due sono stati dimessi e altri 10 sono in osservazione clinica. Rimane invece al momento riservata la prognosi per un paziente, non si esclude un intervento di nefrectomia che però i medici auspicano ancora di poter evitare.
Nel frattempo è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Emanuele Melillo, l’autista 33enne unica vittima dell’incidente. L’incarico è stato affidato al medico legale Marta Moccia, negli uffici della Procura di Napoli. Le operazioni peritali, alla presenza del consulente di parte dottor Francesco Paciolla, sono iniziate ieri intorno alle 13, nel Secondo Policlinico di Napoli, e si sono conclude intorno alle 15. Il sostituto procuratore di Napoli Domenico Musto si è pronunciato contro l’istanza di cremazione della salma che, invece, resterà sotto custodia nella struttura ospedaliera in attesa di eventuali ulteriori approfondimenti. La relazione del consulente nominato dalla Procura verrà consegnata entro 60 giorni ma non sembra esclusa la possibilità di un malore. «Dagli accertamenti eseguiti oggi è emerso che le cause del decesso sarebbero riconducibili a ‘lesioni multiple agli organi toraco-addominali’: al momento, quindi, sembrerebbe escluso che il decesso sia stato causato da un malore o da una patologia – ha reso noto l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della famiglia della vittima. – Ad ogni modo bisogna attendere l’esito degli esami istologici al cuore e al cervello, e di quello tossicologico, per avere un quadro più chiaro».
L’incidente è avvenuto lo scorso giovedì 22 luglio, poco prima delle 12, nei pressi del lido Gemma a Capri. Un minibus di linea ha sfondato la ringhiera di protezione della strada ed è precipitato per cinque o 6 metri sulla spiaggia di Marina Grande.
È morto l’autista, Emanuele Melillo, 33 anni. I feriti sono invece 23. Secondo le prime ricostruzione delle forze dell’ordine Melillo avrebbe avuto un infarto che è stata la causa della perdita di controllo del mezzo. Il pulmino è rimasto incastrato tra la scogliera e una struttura metallica. Le telecamere di sorveglianza della tenenza della Guardia di Finanza hanno ripreso parte dell’incidente e le immagini sono ora agli atti dell’inchiesta. Il giovane autista lascia la moglie, incinta di pochi mesi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA