Usa e Ue, preoccupazione per la politica aggressiva di Pechino nei confronti di Taiwan

Burns: “non possiamo fidarci del Governo cinese”. Pe spinge per rapporti più stretti con Tapei

Sulle tensioni tra Pechino e Tapei (leggi qui) intervengono il futuro ambasciatore Usa a Pechino e il Parlamento europeo.

Nicholas Burns, designato dal presidente Biden a guidare la missione Usa in Cina, ha infatti detto davanti alla commissione esteri del Senato americano: «non possiamo assolutamente fidarci del Governo cinese per quanto riguarda Taiwan. Per questo la priorità degli Stati Uniti è rendere Taipei un osso duro». Per il diplomatico le recenti incursioni di aerei da guerra cinesi nella zona aerea di Taiwan sono “particolarmente discutibili“.

Burns ha altresì accusato il Governo cinese di essere “aggressivo nei confronti dell’India lungo il confine himalayano, del Vietnam, delle Filippine e altri nel Mar Cinese Meridionale e del Giappone, nel Mar Cinese Orientale“.

E ancora: «Pechino ha lanciato una campagna di intimidazione contro l’Australia e, più recentemente, contro la Lituania. Il genocidio della Repubblica popolare cinese nello Xinjiang, i suoi abusi in Tibet, il soffocamento dell’autonomia e delle libertà di Hong Kong e la prepotenza nei confronti di Taiwan sono ingiusti e devono cessare. Hanno pochissimi amici. Non hanno veri alleati».

Dal fronte europeo, invece, il Parlamento Ue chiede che vengano strette relazioni più solide con Taiwan, considerato dagli eurodeputati un partner chiave dell’Ue e alleato democratico nell’Indo-Pacifico. Ha altresì approvato, con 580 voti a favore, 26 contrari e 66 astenuti, un testo in cui viene sottolineata l’esigenza di avviare una valutazione d’impatto per un accordo bilaterale di investimento.

Anche il Parlamento europeo, come gli Usa, hanno espresso preoccupazione nei confronti della belligeranza militare della Cina, oltre che delle violazioni aeree.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: REUTERS

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