Fumo, il 4% dei bambini prova l’elettronica alle elementari

A lanciare l’allarme la Società Italiana di Malattie Respiratorie

La Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili ha lanciato l’allarme: sempre più giovanissimi usano la sigaretta elettronica, 4 su 100 già alle elementari.

Secondo un sondaggio dell’Istituto superiore di sanità il 43,4% dei ragazzi ha provato le e-cig alle scuole medie e ben il 37,5% degli studenti tra 14 e 17 anni ha già avuto un contatto con il fumo da tabacco, il 41,5% con la sigaretta elettronica e di questi ben il 20,1% ha cominciato proprio con le e-cigs e il 2,3% con i dispositivi a tabacco riscaldato.

«I giovani sono ormai l’obiettivo principale delle campagne pubblicitarie dei brand di e-cigs: ad attirarli sono gli aromi, che accentuano la percezione che la sigaretta elettronica sia meno dannosa di quanto non sia realmente – hanno spiegato i pediatri – i danni immediati da fumo elettronico sono a livello delle vie respiratorie, come la suscettibilità all’asma e alla bronchiolite obliterante».

Il cervello degli adolescenti è più sensibile alle proprietà farmacologiche della nicotina, perciò i ragazzi sviluppano più facilmente una dipendenza rispetto agli adulti. Pertanto, prima si inizia a fumare più è difficile smettere.

«Non è ancora chiara la progressione e la prospettiva del fenomeno del fumo elettronico tuttavia i danni immediati sono a livello delle vie respiratorie, come la suscettibilità all’asma e alla bronchiolite obliterante – ha concluso Massimo Landi, pediatra della Asl città di Torino e vicepresidente della Simri – sappiamo che il fumo da tabacco favorisce l’adenocarcinoma del polmone e potrebbe essere così anche per il fumo elettronico. Per chi fuma tabacco, passare al fumo elettronico potrebbe non comportare maggiori rischi rispetto a quelli già fatti dalla sigaretta tradizionale, ma per chi non ha mai fumato si apre la porta all’esposizione a sostanze tossiche che sicuramente porterà dei danni, ma che ad oggi sono ancora da indagare».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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