Maltempo in Sicilia: colpi di coda di Apollo

Curcio: “90% dei nostri Comuni soggetti a rischio idraulico e idrogeologico”

Gli ultimi colpi di coda del ciclone Apollo hanno imperversato questa notte sulla Sicilia orientale (leggi qui). Stando ai dati rilevati dai satelliti, infatti, l’uragano dovrebbe essersi spostato verso sud-est in mare aperto. Il capo del Dipartimento regionale della Protezione civile Sicilia ha fatto sapere che “il fenomeno è diminuito” e si è “depotenziato“.

Situazione ancora difficile a Siracusa dove gli operatori continuano a lavorare con le idrovore per smaltire gli allagamenti. La città di Augusta non è più isolata ma oggi rimangono chiusi gli uffici comunali, le scuole e le attività commerciali ad eccezione delle farmacie e della vendita dei prodotti alimentari. Il sindaco ha altresì chiesto di limitare l’uso di auto e motocicli.

A Catania si sono arrestate le precipitazioni ma continua a soffiare un forte vento. I commercianti si preparano alla riapertura dopo l’ordinanza del sindaco per la chiusura imposta dal maltempo.

La pioggia si è invece spostata sulla provincia di Messina.

Nel frattempo il capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, a Norcia per l’anniversario del terremoto del 2016, ha commentato: «il Paese è fragile. Noi lo sappiamo. Non vorrei che questo anno e mezzo che ci ha visto concentrati su altri tipi di emergenza abbia cancellato il fatto che più del 90% dei nostri Comuni sono soggetti a rischio idraulico e idrogeologico, il 40% sono in classe uno o due per il rischio sismico. Non c’è dubbio che la fragilità del Paese esiste. Per quanto riguarda i fenomeni sismici è ben nota. Per quelli metereologici come quelli di queste ora in Sicilia non c’è dubbio che a questa fragilità si somma una intensità di eventi probabilmente maggiore e con la quale dovremo prendere confidenza soprattutto per la protezione e l’auto protezione».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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