Giappone, vittoria per Kishida

Nel Paese si sono tenute le elezioni per rinnovare la Camera bassa ed ha vinto la coalizione di centrodestra, formata dal partito liberal-democratico e dagli alleati del Komeito

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha appena annunciato la vittoria nelle elezioni che si sono tenute ieri per rinnovare la Camera bassa, una delle due che formano il Parlamento (la Camera alta è stata eletta nel 2019 e il mandato dei parlamentari dura 6 anni).

La coalizione di Governo, formata dal partito liberal-democratico e dagli alleati del Komeito, ha mantenuto una maggioranza parlamentare superiore alle aspettative. «E’ stato uno scrutinio molto difficile – ha detto Kishida. – Gli elettori hanno però dimostrato di volere un governo stabile della maggioranza uscente per plasmare il futuro del Paese».

Tutto è andato quindi come previsto (leggi qui). La coalizione di centrodestra, che governa il Paese quasi ininterrottamente dalla Seconda guerra mondiale, continua a mantenere il controllo della Camera bassa. 

Il Partito Liberal Democratico è guidato da Fumio Kishida, 64 anni, primo ministro del Giappone dalla fine di settembre.

Kishida è stato ministro degli Esteri dal 2012 al 2017, durante il mandato di Shinzo Abe, il primo ministro più longevo della storia del Giappone. È un sostenitore dell’alleanza tra Stati Uniti e Giappone e ha parlato più volte dell’importanza di contrastare l’espansione militare della Cina nell’area del Pacifico.

L’elezione di Kishida a leader del partito è arrivata in un momento di difficoltà. Il governo uscente, guidato da Yoshihide Suga, 72 anni, si era dimesso dopo solo un anno in carica, sopraffatto dalla grande impopolarità del premier per la cattiva gestione della crisi sanitaria dovuta al Covid e per aver voluto tenere a tutto i costi Olimpiadi e Paralimpiadi quest’estate.

di: Maria Lucia PANUCCI

FOTO: Du Xiaoyi/Pool via REUTERS

 

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