
Il ministro per lo Sviluppo economico ha esortato il leader del Carroccio a scegliere una linea più moderata ed europeista. Salvini in videoconferenza con Orban e Morawiecki per un supergruppo sovranista in Parlamento Ue
Niente da fare: la Lega di Matteo Salvini non cambia linea politica e l’esortazione di Giancarlo Giorgetti viene rispedita al mittente, alla vigilia del Consiglio federale in programma oggi alle 18.
Il ministro per lo Sviluppo economica, infatti, aveva esortato il leader del Carroccio a rompere i rapporti con i sovranisti europei. Salvini, in risposta, ha invece preso parte a una videoconferenza con i premier ungherese e polacco, Viktor Orban e Mateusz Morawiecki, per discutere della creazione di un nuovo gruppo al Parlamento Ue.
«Matteo è abituato a essere un campione d’incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar. È difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so che cosa abbia deciso» – è la metafora cinematografica offerta da Giorgetti per spiegare il dilemma che Salvini si troverebbe ad affrontare.
Tuttavia, partecipando all’incontro da remoto con gli esponenti del “supergruppo” sovranista, Salvini sembrerebbe aver preso una decisione. Il progetto di un nuovo gruppo, infatti, che andrebbe ad unire i tre partiti nazionali (la Lega si trova in Identità e Democrazia, Pis fa parte dei Conservatori europei – lo stesso gruppo di Fratelli d’Italia -, mentre Fidesz, dopo aver lasciato il Ppe, è tra i non iscritti), punterebbe in direzione contraria rispetto a quanto suggerito dal ministro, una linea più europeista e moderata.
Non sarà comunque necessario aspettare molto per scoprire come si evolveranno i rapporti tra Salvini e Giorgetti. Oltre il Consiglio federale della Lega convocato dal suo leader per oggi, infatti, lo stesso Salvini annuncerà gli Stati generali e una grande Assemblea programmatica che riunisca, entro la fine dell’anno, tutti i rappresentanti del partito: sindaci, governatori, parlamentari, eurodeputati, membri del Governo.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI