
Obbligo di green pass e capienza all’80%
Con la stagione invernale alle porte, i comprensori sciistici si sono dotati di un nuovo protocollo, siglato per riaprire gli impianti in sicurezza. Sulle Alpi, le piste riapriranno ufficialmente il 4 dicembre, con alcune eccezioni e molte novità: dal certificato verde obbligatorio alla capienza ridotta all’ 80%, fino alle norme sul distanziamento. Al tavolo che ha siglato l’accordo si sono riunite le principali associazioni di categoria: Amsi (Associazione Maestri Sci Italiani), Anef (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), Colnaz (Collegio Nazionale Maestri), Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) e Federfuni Italia.
Il primo nodo riguarda le riaperture: ufficialmente, gli impianti saranno di nuovo agibili dal 4 dicembre. Giocano d’anticipo il Cervino Ski Paradise in Valle d’Aosta e la Val Senales in Alto Adige (6 novembre). Accelerano i tempi anche l’impianto di Obereggen (26 novembre) e tutto il Trentino (dal 27 novembre). Si prende invece un giorno in più il Friuli Venezia Giulia, dove si tornerà a sciare dal 5 dicembre.
La prima disposizione da prendere in considerazione è l’obbligo di green pass, valido per chiunque al di sopra dei 12 anni voglia accedere ad un impianto. Altro punto cruciale: la riduzione della capienza degli impianti di risalita al chiuso fissata all’80%. Piena capienza invece per le seggiovie, a patto che non siano chiuse con le cupole.
Permangono le norme sul distanziamento sociale che già conosciamo. A partire dall’obbligo di mascherina valido sugli impianti e sugli spazi comuni, oltre che naturalmente all’interno di chalet e baite. Gli impianti devono inoltre stabilire dei percorsi che consentano un distanziamento interpersonale di almeno un metro, anche grazie al supporto di personale addetto al controllo.
Infine, gli operatori turistici sono incoraggiati a sfruttare il più possibile la vendita online degli skipass, per evitare code e assembramenti in loco.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA