
La digitalizzazione cambierà radicalmente la nostra vita da qui a 10 anni
Come sarà il mondo nel 2030? La ricerca Next Gen 2030 realizzata da BNP Paribas Cardif in collaborazione con Eumetra MR ci racconta il punto di vista dei giovani dai 15 ai 30 anni e ci offre un’interessante fotografia sui futuri possibili. Al centro di quanto emerso ci sono la tecnologia, la digitalizzazione, il mondo del lavoro, la società e, in generale, una prospettiva ottimista: il 73% degli intervistati infatti è convinto che quello del 2030 sarà un mondo migliore rispetto a quello che stiamo vivendo oggi.
Tecnologie e intelligenza artificiale prenderanno sempre più piede specialmente negli ambiti lavorativi, dove andranno a integrare un’ampia serie di ruoli, dai controlli sulla salute allo svolgimento di incombenze quotidiane – o almeno questa è la previsione del 32% del campione. Una rivoluzione graduale ma inesorabile che secondo il 44% degli intervistati porterà l’orario di lavoro a una media di 5 ore al giorno. Lavoro che, per la metà dei giovani, continuerà a svolgersi alternando la presenza fisica in ufficio allo smartworking. Un discorso simile viene applicato alla Dad che secondo il 36% verrà mantenuta in un modello misto di presenza fisica e partecipazione virtuale.
La tecnologia rivoluzionerà anche la sanità, consentendo secondo il 31% l’apertura di sale operatorie intelligenti con assistenti virtuali. Molto ci si aspetta anche dagli studi fatti sui vaccini, che porteranno alla scoperta di nuove cure per altre malattie secondo il 46% dei giovani. La rivoluzione toccherà inevitabilmente anche la scuola. Anche in questo caso la tecnologia guiderà il futuro: il 62% dei giovani concorda sul fatto i corsi universitari sull’intelligenza artificiale scalzeranno quelli attualmente in voga.
L’ottimismo coinvolge anche le previsioni su cultura e società: il 35% degli intervistati è convinto che nel 2030 le discriminazioni di genere verranno largamente superate e persino l’elezione di una donna come presidente della Repubblica o del Consiglio sarà normalizzata (parere del 26%). Ad oggi è pressoché impossibile per noi immaginare un mondo senza social; eppure i giovani fiutano enormi cambiamenti da qui al 2030: un terzo del campione concorda sul fatto che i social attuali verranno sostituiti da nuove piattaforme, mentre il 23% arriva addirittura a prevedere che ognuno avrà il suo social personale e personalizzabile.
Meno felici sono le previsioni in tema ambientale: secondo i giovani la tecnologia permetterà la scoperta di nuovi sistemi di riciclo e riutilizzo, sia in campo industriale sia in campo privato grazie alla domotica. Al contempo il 31% degli intervistati teme un peggioramento della crisi climatica già in atto.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA