Omicidio Willy, Bianchi: “siamo passati per mostri”

Uno dei due fratelli imputati per la morte del 21enne ha detto di non essere stato creduto quando ha raccontato la verità

Marco Bianchi, accusato insieme al fratello Gabriele della morte di Willy Monteiro Duarte (leggi qui), avvenuta nel 2020, ha parlato davanti alla Corte di Assise del tribunale di Frosinone.

«Siamo stati fatti passare per mostri – ha detto, – si parlava solo dei fratelli Bianchi. Qualsiasi cosa dicevamo venivamo attaccati. Se avessi sbagliato non avrei problemi ad ammetterlo».

«Ho detto la verità ma non sono stato creduto – ha proseguito. – A Willy ho dato solo una spinta e un calcio al fianco. Belleggia – ha detto citando l’altro imputato del caso – non dice la verità e dovrebbe assumersi le sue responsabilità. È morto un ragazzo ma se lo avessi colpito in modo grave non me ne sarei mai andato, lasciandolo lì».

«Non ho colpito Willy al petto, con un calcio l’ho colpito al fianco sinistro e l’ho spinto – ha sottolineato ancora. – Lui è caduto ma si è subito rialzato. Io poi sono andato via dai giardinetti. Non avevo capito che era successo qualcosa di grave perché non sarei mai partito con l’auto. Mentre eravamo in macchina un mio amico si è rivolto a Belleggia dicendo ‘sei un pezzo di m… perché hai colpito quel ragazzo…’» – ha concluso.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/FACEBOOK

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