
Il giornale satirico è al centro del processo per una copertina che violerebbe l’articolo 299 del codice penale turco: offese al presidente
Ankara contro Charlie Hebdo: questa mattina si è aperto il processo intentato contro il settimanale satirico francese per la pubblicazione di una copertina ritenuta offensiva nei confronti del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Gli imputati, editori, direttore e vignettista, Julin Serignac, Gerard Biard, Laurent Sourisseau e Alice Petit, erano assenti. Ha presenziato, invece, l’avvocato del presidente turco Sami Kabadayi. In base all’articolo 299 del codice penale turco, i quattro imputati rischiano da uno a quattro anni di reclusione.
Il processo è stato aggiornato al 1° giugno 2022 dopo che i giudici hanno deliberato che, se forniranno le loro generalità e i loro indirizzi di residenza, la difesa degli accusati verrà presa in considerazione.
L’accusa si riferisce alla copertina pubblicata dopo che Erdogan fece un appello a boicottare i prodotti francesi in Turchia, seguito alle affermazioni di Macron su una “crisi” del mondo islamico a causa dell’uccisione di matrice islamista dell’insegnante francese Samuel Paty a Parigi nell’ottobre del 2020.
Sul caso si è espresso anche il rappresentante in Turchia di Reporter Senza Frontiere, Erol Onderoglu, chiedendo l’abolizione dell’articolo in questione.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/Mohammed Badra