Voto elettronico: via alla sperimentazione

Il test si svolgerà durante le elezioni per i Comitati degli italiani all’estero

È in partenza la prima sperimentazione del voto elettronico per i cittadini italiani residenti all’estero. Il parere del Garante della Privacy in merito, che si richiama alle linee guida del decreto del Ministero degli Affari esteri, ha avallato quella che sarà una prima fase di test per valutare la graduale sostituzione del modello postale con quello digitale.

La sperimentazione si svolgerà nell’ambito delle elezioni dei Comites (Comitati degli italiani all’estero), organi di rappresentanza che fungono anche da intermediari con gli Uffici consolari. I cittadini italiani residenti all’estero possono inviare il proprio voto entro il 31 dicembre 2021 ma, data la fase di test, avrà valore legale solo la preferenza inoltrata con la scheda cartacea mentre non saranno valide (e sono dunque facoltative) quelle telematiche.

Il voto elettronico si terrà sulla piattaforma Io Voto, appositamente creata e contenuta nel cloud di Oracle, collocato nel data center di Francoforte. Le informazioni per i cittadini residenti e le procedure sono contenute sul portale dei servizi consolari della Farnesina (Fast-It) e sul sito degli Uffici consolari di riferimento.

Questa prova consentirà di valutare che i sistemi informatici predisposti al voto elettronico rispettino i principi costituzionali di personalità, eguaglianza, libertà e segretezza del voto (articolo 48). A tal proposito il Garante ha già fornito alcune indicazioni al Ministero riguardo le autorizzazioni di consenso per il trattamento dei dati personali e in merito al limite temporale della conservazione dei dati raccolti, che andrebbe esplicitato chiaramente già nel decreto.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA

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