Omicidio Varesotto: Paitoni non risponde al gip

L’avvocato: “non era in grado di rispondere”. La Procura di Varese contestò all’uomo la “pericolosità sociale”

Davide Paitoni, il 40enne arrestato per aver ucciso a coltellate il figlio di 7 anni e aver tentato di uccidere la moglie, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia. «Non era in condizioni di sostenere l’interrogatorio» questa la spiegazione di Stefano Bruno, legale dell’uomo. Le accuse contestate sono omicidio con le aggravanti di premeditazione e crudeltà, e tentato omicidio.

«Ci aspettiamo la conferma della custodia cautelare in carcere nella sua massima espressione. Gli ho consigliato di non rispondere perché non era in grado, essendo troppo provato – ha continuato l’avvocato Bruno – non ho ancora avuto modo di entrare nel merito dell’accaduto con il mio assistito, al momento mi sto occupando del lato umano».

Sul delitto del piccolo Daniele la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto all’ispettorato di “svolgere con urgenza i necessari accertamenti preliminari” (leggi qui).

Nel frattempo, la Procura di Varese fa sapere in un comunicato di aver “contestato a Davide Paitoni la pericolosità sociale quando ha chiesto che fosse messo ai domiciliari, dopo che il 26 novembre venne arrestato con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di un collega di lavoro. Inoltre, erano note al gip le denunce per maltrattamenti presentate dalla moglie e dal padre di lei”.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/ENZO LAIACONA

Rispondi