
Il leader turco: “sono opere immorali, piene di messaggi nascosti”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando all’inaugurazione della Biennale Yeditepe a Istanbul, si è scagliato contro l’arte occidentale, definendola immorale. «Le opere d’arte occidentali sono piene di messaggi nascosti che hanno un obiettivo preciso, non sono innocenti – ha affermato – dovremmo usare ogni mezzo per contrastare questi insidiosi attacchi che mirano a normalizzare ogni devianza, ogni marginalità e ogni indecenza sotto la forma dell’arte».
Non è la prima volta che Erdogan fa scattare la censura nei confronti di opere d’arte non di suo gusto. Nel 2011 definì “mostruosa” un’opera monumentale dell’artista Mehmet Aksoy, commissionata come gesto di amicizia tra Turchia e Armenia dalla municipalità della provincia orientale di Kars, nelle vicinanze del confine turco-armeno. In quell’occasione fece rimuovere e poi demolire la scultura.
Nel 2021 due studenti dell’università del Bosforo furono arrestati per aver organizzato una mostra all’interno del campus universitario dove era presente un’opera che venne definita “irrispettosa” dal direttore del ministero degli Affari religiosi. Il dipinto raffigurava la bandiera dei diritti LGBT+ accanto alla pietra nera della Kaaba in Arabia Saudita.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/ERDEM SAHIN