
Per la Cina bisognerebbe tornare al Nuovo accordo di Minks e lasciare perdere la “mentalità della Guerra Fredda”
La tensione al confine tra Ucraina e Russia continua a salire mentre le parti in causa, compresi i Paesi europei e gli Stati Uniti continuano a trattare.
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dalla Ria Novosti, ha fatto sapere che le risposte date da Usa e Nato non portano “alcuna reazione positiva sulla questione principale” che sarebbe “l’inammissibilità di un’ulteriore espansione della Nato a est, il dispiegamento di armi da attacco che potrebbero minacciare il territorio della Federazione Russa“.
Ieri sera gli Usa, nelle parole del segretario di Stato, Antony Blinken, hanno offerto alla Russia “una via diplomatica seria” in merito alla richiesta di garanzie sulla sicurezza europea. Il capo della diplomazia ha inoltre sottolineato che l’Ucraina è libera di scegliere le sue alleanze.
Sulla questione della crisi interviene anche la Cina. In un colloquio telefonico con lo stesso Blinken, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, avrebbe detto che “per risolvere” la questione sia necessario “tornare ancora al punto originale del Nuovo accordo di Minsk“, mentre “tutte le parti dovrebbero abbandonare completamente la mentalità della Guerra Fredda e formare un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile attraverso negoziati“.
Secondo Yi, inoltre, “le ragionevoli preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza dovrebbero essere prese sul serio e risolte“.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT