Incidente Suv, l’uomo aveva già tre condanne

In caso di condanna non potrà beneficiare della sospensione condizionale della pena

L’imprenditore bulgaro 61enne arrestato per omicidio stradale plurimo, guida in stato d’ebbrezza e mancata assistenza, responsabile della morte di due cugine di 26 e 20 anni, aveva a suo carico tre condanne definitive, di cui una per guida in stato di ebbrezza.

Come ha precisato il Procuratore di Pordenone Raffaele Tito l’uomo, in caso di condanna, “non potrà in nessun caso beneficiare della sospensione condizionale della pena“.

Gianni Massanzana, l’avvocato dell’imprenditore, da tempo residente a Pordenone, ha chiesto silenzio: «non è tempo di dichiarazioni – ha detto ai microfoni dell’Ansa – ma di rispettoso silenzio per le vittime di questo incidente e il loro tremendo dolore».

Le due bambine ferite, figlie di una delle due vittime, restano gravi ma sarebbero stabili. Una delle due ha già dato segnali di significativo miglioramento, mentre la seconda è stata sottoposta a un intervento chirurgico.

L’incidente mortale è avvenuto domenica sera, lungo l’autostrada A28, nei pressi di Azzano Decimo. Al momento del fermo, l’uomo aveva un tasso alcolico tre volte oltre il limite consentito. «Nel pomeriggio incontrerò il mio assistito per delineare la strategia difensiva – ha aggiunto il legale -, ma la nostra linea non cambierà. Resteremo in silenzio in ossequio alla tragedia che ha colpito queste famiglie».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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