
Il delitto risale al 2020 quando l’operaio si era scagliato contro i figli, forse in preda a una crisi depressiva
Il 21 aprile 2020 un uomo aveva ucciso la figlia di quattro anni nella loro casa di Levane, nell’aretino. Oggi ilil 40enne è stato assolto dalla Corte d’Assise di Arezzo in quanto incapace di intendere e volere.
La vicenda era accaduta nel pieno del primo lockdown, quando Billal Miha, originario del Bangladesh, si era scagliato contro i suoi due figli con un coltello mentre sua moglie non era in casa.
Il figlio maggiore, di 12 anni, era riuscito a scappare e salvarsi mentre per la bimba non c’è stato nulla da fare.
Secondo quanto stabilito dalla sentenza, l’uomo dovrà trascorrere i prossimi 10 anni nella Rems dove si trova fin dal suo arresto. Si tratta di una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza; questo tipo di strutture sostituiscono gli ex ospedali psichiatrici criminali.
L’omicidio sarebbe stato commesso, forse in preda a una crisi depressiva, in una fase personale molto delicata per l’uomo, operaio in cassa integrazione. Dopo il delitto l’uomo era rimasto in silenzio per diversi mesi.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY