Usa, il compagno uccide il figlio, condannata per “mancata protezione”

Rebecca Hogue dovrà scontare 16 mesi di carcere in Oklahoma per non aver protetto il bimbo di due anni dall’ex omicida e poi suicida

Dall’Oklahoma arriva una tragica vicenda di cronaca familiare. Nel 2020 un uomo ha ucciso il figlio di due anni della sua compagna mentre lei si trovava a lavoro. Oggi la donna, una 29enne di nome Rebecca Hogue, è stata condannata a 16 mesi di carcere per “mancata protezione” del figlio.

Hogue aveva ritrovato il figlio morto nel giorno di Capodanno al suo rientro in casa, da dove invece il compagno era sparito. Dopo quattro giorni la Polizia aveva ritrovato il corpo dell’uomo nelle montagne Wichita; vicino al cadavere la scritta “Rebecca è innocente“. Secondo gli inquirenti si era trattato di un suicidio.

La sentenza ha attirato l’attenzione di diversi gruppi per i diritti delle donne. Al centro delle polemiche una controversa legge dell’Oklahoma per la quale i genitori che non proteggono i propri figli possono essere accusati e incriminati per i medesimi reati da essi subiti, come se ne fossero colpevoli a tutti gli effetti.

«Ero così orgogliosa di avere un bambino così bello, forte, intelligente e sano. L’unica cosa che mi ha dato un po’ di pace in questi due anni è che l’uomo che ha fatto questo è morto» ha dichiarato la donna.

di: Marianna MANCINI

FOTO: SHUTTERSTOCK

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