Muore a 16 anni durante uno stage: le proteste degli studenti

Il giovane è rimasto vittima di un incidente stradale: il furgone della ditta termo-idraulica sul quale viaggiava sarebbe finito fuori strada. Proteste degli studenti in tutta Italia: Osa Roma indice una mobilitazione nazionale per il 18 febbraio

Giuseppe Lenoci, un ragazzo di 16 anni, è morto in un incidente stradale a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona.

Il ragazzo si trovava a bordo di un furgone di una ditta di termo-idraulica presso cui stava facendo uno stage. Il mezzo sarebbe finito fuori strada e avrebbe sbattuto contro un albero. Il conducente, un uomo di 37 anni, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo.

Il 16enne, originario di Monte Urano, in provincia di Fermo, è morto sul colpo. Il 37enne, invece, è stato trasportato all’ospedale di Torrette di Ancona in gravi condizioni.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo del ragazzo dalle lamiere, la polizia locale i carabinieri e il 118. A chiamare i soccorsi sono stati alcuni automobilisti di passaggio che hanno visto il furgone accartocciato.

Immediata la reazione degli studenti: i giovani l’Opposizione Studentesca Alternativa (Osa) hanno manifestato in tutta Italia. Gli studenti di Osa Roma dichiarano: «a questo ennesimo fatto tragico che colpisce la nostra generazione, dopo la morte di Lorenzo neanche un mese fa, la nostra risposta è la lotta. Gli studenti sono pronti a riversarsi nelle strade delle città di tutta Italia il 18 febbraio per la giornata di mobilitazione studentesca nazionale, per portare la rabbia della nostra generazione dopo questa ennesima morte, richiedere l’abolizione immediata dell’alternanza scuola lavoro e chiedere le dimissioni del ministro Bianchi in quanto responsabile della situazione gravissima che stiamo vivendo. Non dimenticheremo e non perdoneremo: è una promessa di lotta».

Sulla vicenda arrivano le parole del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: «la sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione. Credo sia urgente – ha aggiunto Bianchi – ritrovarci anche insieme alle Regioni per un percorso che porti a una maggiore sicurezza in tutti i percorsi di formazione dove sono previsti contatti dei nostri giovani con il mondo del lavoro».

di: Francesca LASI

FOTO: PIXABAY

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