Draghi al Gran Sasso: “l’Italia è orgogliosa di voi”

Il premier in compagnia del professor Giorgio Parisi all’Infn

Il presidente del Consiglio Mario Draghi si trova oggi in visita, insieme al professor Giorgio Parisi, in visita ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Al termine dell’incontro ha parlato in conferenza stampa, ringraziando per la calorosa accoglienza e sottolineando l’importanza di puntare sulla ricerca, sull’innovazione, sulla scienza, di cui prendersi cura “come la scienza si è presa cura di noi“.

«L’Italia è orgogliosa di voi – ha esordito il premier – sono particolarmente felice di aver visitato i laboratori con Giorgio Parisi, che in mezzo secolo di carriera ha rappresentato le virtù e la generosità della scienza. Il suo lavoro pionieristico ha aperto nuove vie e il premio Nobel ricevuto l’anno scorso lo pone di diritto accanto a grandi scienziati italiani come testimone della vivacità e della ricchezza del nostro mondo scientifico».

«Dobbiamo valorizzare di più le nostre risorse scientifiche – ha proseguito Draghi. – Governo e istituzioni possono dare aiuti concreti al mondo della ricerca. Vogliamo sostenervi e agevolare il vostro lavoro e ovviamente creare le condizioni economiche e culturali perché possiate progettare e crescere. Tenendo sempre conto che, come dice lo stesso Parisi, i risultati possono non essere immediati perché il lavoro migliore di una vita di ricerca può saltar fuori per caso e le sue applicazioni apparire in campi assolutamente imprevisti».

Draghi si è poi concentrato sul Pnrr e sui concreti aiuti che il Governo intende dare alla ricerca scientifica: «la ricerca deve essere al centro della crescita italiana. Con il Pnrr investiamo oltre 20 miliardi in istruzione e ricerca e finanziamo fino a 30 progetti nei prossimi quattro anni; 6,9 miliardi di euro sono stati destinati alla ricerca di base e applicata e a dicembre abbiamo emanato bandi che si sono chiusi questa settimana per un totale di 5,4 miliardi. Abbiamo previsto l’apertura di cinque centri nazionali che possano diventare ecosistemi delle innovazioni territoriali e delle infrastrutture. L’obiettivo che rincorre il Governo è favorire il progresso scientifico».

Il Governo si impegnerà per favorire i giovani e le donne. «Vogliamo partire dai giovani ricercatori perché il numero di nuovi dottori di ricerca è calato del 40% in circa 10 anni ed è tra i più bassi all’interno dell’Unione Europea. Per invertire questa tendenza raddoppieremo il numero di borse da 8-9 mila a 20 mila e aumenteremo gli importi; non solo: finanziamo duemila nuovi progetti sul modello dei bandi europei per formare competenze di alto profilo nelle principali aree tecnologiche e realizzare il pieno potenziale della ricerca». Per quanto riguarda il settore femminile, Draghi ha sottolineato: «realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo, le donne. Per troppo tempo sono state messe da parte. Ancora oggi sono poche le ragazze che scelgono strade scientifiche: solo una su cinque si laurea nelle materie Stem. Per promuovere la partecipazione femminile dobbiamo intervenire lungo l’intero arco di istruzione e sciogliere i preconcetti: investiamo oltre un miliardo di euro per potenziare le materie Stem e puntiamo a portare la percentuale delle studentesse al 35% degli iscritti. Di questo tema si è discusso in occasione della giornata internazionale delle donne nella scienza e deve portare al più presto a risultati concreti».

Draghi ha concluso spiegando che la pandemia ha riproposto la centralità della scienza e l’importanza della ricerca: «alla base di ogni dibattito devono esserci evidenze affidabili e chiunque abbia posizioni di centralità deve saper distinguere tra fatti e ciò che è solo opinione. Oggi ci confrontiamo con pulsioni anti scientifiche che puntano alla delegittimazione delle istituzioni e degli scienziati. Dobbiamo coltivare la cultura scientifica e promuoverne il ruolo nella società».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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